“Un altro futuro è possibile” di Noam Chomsky

È il maggiore linguista, ma anche il più grande intellettuale vivente. È un filosofo ed è un attivista statunitense. È Noam Chomsky, e “Un altro futuro è possibile” (2025, pp. 352, Euro 20,00) è il suo ultimo libro pubblicato dalla casa editrice Ponte alle Grazie, nella traduzione di Valentina Nicolì e Michele Zurlo, curato dal politologo, economista politico, autore e giornalista C. J. Polychroniou.
Questo volume è una raccolta di interviste a Noam Chomsky (con più precisione, la quarta) che va a seguire la raccolta pubblicata nel 2023, “Poteri Illegittimi“, e a dialogare insieme al nostro amato linguista troviamo un’altra figura di spicco, l’economista Robert Pollin del PERI (Politucal Economy Research Insitute) dell’Università del Massachusetts Amherst.
Guidati dalle domande di C. J. Polychroniou, i due studiosi si dibattono sui problemi e le sfide che, oggi, l’intera umanità si trova a dover affrontare; come ad esempio le ripercussioni della guerra (tuttora in corso) in Ucraina e il conseguente flusso di armi, l’insurrezione della destra in Brasile, la minaccia nucleare, la crisi climatica e ambientale e i rispettivi cambiamenti che a livello sia politico sia fisico tutto ciò comporta. E soprattutto, cosa ne sarà del nostro futuro? Sta davvero morendo il pianeta? Riuscirà l’uomo a gestire a pieno la crisi climatica? E ancora, ridurre la popolazione globale per salvare il pianeta, potrebbe essere davvero una soluzione possibile? E la democrazia, dove sta andando a finire?
È solo l’uomo e nessun altro, come suggerisce Chomsky, ad avere il dovere e a poter fermare tutti questi eventi di diversa natura. È solo l’uomo che, attraverso l’attivismo, può scongiurare tutte le imminenti catastrofi e auspicare verso un mondo migliore. Bisognerebbe imboccare le strade e le soluzioni con decisione, ma ciò non avviene principalmente perché manca la volontà politica, e i nostri due intellettuali ci spiegano anche che la mancata risposta del governo statunitense alla crisi climatica, ad esempio, ha dei precedenti storici.
Non mancano le importanti riflessioni (analisi dei pro e dei contro) sul tema che sta entrando, a passo sempre più veloce, nelle nostre vite: l’intelligenza artificiale, una disciplina scientifica risalente agli anni Cinquanta, e le potenzialità della ChatGPT: ” le macchine diventeranno più intelligenti degli esseri umani”?
Come ha più volte affermato Noam Chomsky, quello che stiamo vivendo adesso è il momento più pericoloso della storia, tanto che “o le grandi potenze troveranno un modo per cooperare nell’affrontare le problematiche cruciali odierne, oppure la rovina della società umana sarà talmente estrema che a nessuno importerà più nulla.”
Marianna Zito