Milano: per il terzo anno consecutivo MTM chiama a sé i Visionari
Anche per la stagione 2020/2021 MTM – Manifatture Teatrali Milanesi apre l’appello di ricerca di nuovi Visionari, per il terzo anno consecutivo. Ma da dove vengono i Visionari e soprattutto, chi sono?
La prima definizione di “visionario” sul dizionario è questa: “qualcuno che ha delle visioni, delle apparizioni soprannaturali o delle allucinazioni visive”, ma ne esiste una che si addice di più al mondo dell’arte: “nella critica cinematografica, invece, il termine è usato con riferimento a registi particolarmente dotati della capacità di creare situazioni e immagini fantastiche, irreali e di forte impatto visivo”. In questo caso si parla di teatro, ma l’idea gira attorno allo stesso concetto.
I Visionari sono nati di conseguenza a un bando, chiamato L’Italia dei Visionari ideato e indetto da Kilowatt Festival dal 2009 a oggi a cadenza annuale. I partecipanti al bando sono compagnie teatrali da tutta Italia, che propongono il video di un loro spettacolo, che può essere ancora in forma di studio, oppure pronto a debuttare oppure che ha già debuttato. Per chi vince il concorso c’è la possibilità di entrare nella programmazione di un teatro, ma a giudicare non saranno esperti del settore, bensì comuni spettatori appassionati, a cui è stato dato il nome di Visionari. Dal 2009 a oggi il progetto si è ampliato, coinvolgendo molti altri teatri italiani e non solo: l’iniziativa si è diffusa anche all’estero, in Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania, Croazia, Francia, Spagna.
L’avventura dei Visionari a Milano è iniziata grazie a MTM durante la stagione 2018/2019, che ha accolto la possibilità di coinvolgere direttamente i propri spettatori nella decisione di una parte di programmazione della stagione del Teatro. Un’iniziativa interessante, che vuole portare gli spettatori ad andare più a fondo nel mondo del teatro, trovando un confronto con altri colleghi spettatori e riportando le proprie considerazioni a chi in teatro ci lavora. Ai Visionari non viene richiesta alcuna competenza specifica se non la passione per il teatro e la disponibilità a valutare, comodamente a casa, i video di spettacoli in concorso. Nel caso specifico di Milano, MTM raccoglie le adesioni degli aspiranti Visionari e poco dopo li contatta via email per un incontro conoscitivo collettivo in cui verranno spiegati i passi da compiere per arrivare a decretare i tre spettacoli vincitori.
Kilowatt Festival rimane sempre il punto di riferimento: ogni anno porta al festival di San Sepolcro in Toscana i vincitori dei propri Visionari, ma in tutta Italia non è detto che siano gli stessi spettacoli a vincere, ed è questo il bello. Al bando ogni anno partecipano tantissime compagnie, negli anni scorsi gli spettacoli da vedere sono stati circa duecentocinquanta. Che sia chiaro, ciascun Visionario non deve vederseli tutti, il teatro suddividerà i Visionari in gruppi e ogni gruppo vedrà un determinato numero di spettacoli, valutandoli da uno a dieci con una breve motivazione. Da ogni gruppo verrà selezionato, grazie alla votazione, uno spettacolo vincitore più una riserva. Le tempistiche per la valutazione sono molto ampie e verrà indicata con anticipo la data ultima per la valutazione, dopodiché ogni gruppo verrà chiamato a confrontarsi con la responsabile dei Visionari di MTM, Laura Capasso, motivando le scelte. Al termine della valutazione di tutti i gruppi emergeranno dieci o quindici spettacoli finalisti, che verranno sottoposti all’intero gruppo di Visionari per un’ulteriore selezione fino al responso finale.
I Visionari sono un modo di stare insieme anche a distanza, di condividere una passione comune, danno l’opportunità del confronto e di andare oltre al proprio parere. Forse anche tu che stai leggendo puoi essere un Visionario, non ti resta che tentare e provare! Dal teatro si può imparare molto.
Per informazioni sui Visionari di MTM: visionari@mtmteatro.it
Roberta Usardi