“Cirano deve morire” al Teatro Vascello di Roma
Uno testo geniale quello che anima “Cirano deve morire” – al Teatro Vascello di Roma fino al 4 dicembre – con la regia di Leonardo Manzan e la musica dal vivo di Filippo Lilli. Uno spettacolo stridente e poliedrico, che vede Paola Giannini, Alessandro Bay Rossi, Giusto Cucchiarini in una strepitosa rivisitazione musicale e rap del Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, una rivisitazione che tocca tutto, dalle citazioni dei classici a quelle teatrali, dalla musica di ieri a quella di oggi – De André, Guccini, Tiziano Ferro, Achille Lauro e altro ancora – che polemizza sulla società del passato e del presente, senza peli sulla lingua e arrivando subito al punto, colpendo direttamente il bersaglio.
La scena è già aperta quando il pubblico arriva in sala e vede Rossana ferma su una struttura di ferro di una periferia di città, a osservare dall’alto qualcosa che ancora non avviene, ma avverrà nel momento in cui Cirano e Cristiano inizieranno un lento duello. Cirano che ama Rossana che ama Cristiano. Cirano e Cristiano che muoiono. Rossana che vive. Lo sappiamo e lo rivediamo e ascoltiamo a un ritmo incalzante e tenace, dal sapore contemporaneo, tra luci stroboscopiche e fumogeni, tra vestiti d’epoca e felpe larghe con cappuccio.
Uno spettacolo che ci colpisce e ferisce, che ci diverte come un talk show televisivo e ci fa riflettere amaramente su molte dinamiche che conosciamo bene, ricamato sui capisaldi del passato, su quella letteratura che sempre serve da trampolino di lancio per catapultarci e farci comprendere anche il presente. Di sicuro, non vi annoierete!
Marianna Zito