“Il maestro e Margherita” nell’attraversamento di Riccardo Cecchetti e Simona Caprioli
Dall’incontro artistico tra il disegnatore Riccardo Cecchetti e la fotografa Simona Caprioli nasce l’originale rivisitazione artistica dell’opera metaletteraria di Bulgàkov “Il Maestro e Margherita” (pp. 316, euro 25), riproposta dalla casa editrice El Doctor Sax su tavole creative, armoniche nella loro contraddizione e sovrapposizione di immagini e parole, per condurci nell’attraversamento emotivo di un pensiero onirico e frammentario. I due autori – come spiega nell’introduzione Gabriele Agostini, compiono una magia nel voler definire “il promontorio di un sogno. Un sogno che non è stato”, lì dove l’inquietudine e il turbamento sommergono il sentimento di pace e dove il troppo si trasforma in qualcosa di oramai incontenibile.
Ogni tavola rappresenta un universo a sé, ma non è necessario seguire un ordine preciso per comprenderle o per farle proprie. Ognuno può scegliere di leggerle nella casualità del momento o seguendo una logica emotiva, mantenendone comunque uno sviluppo coerente che le lega sia al romanzo da cui ha avuto origine sia al presente stesso. Ci sono rimandi, citazioni, musica e cinema, per cui alcuni personaggi conosciuti – come Majakovskij, Stalin, William S. Burroughs o Paolo Villaggio – riescono a fare propri quelli presenti all’interno del romanzo e a restituirli agli occhi di chi decide di inabissarsi all’interno di questo volume.
“I manoscritti non bruciano” ma resistono a quel fuoco da cui sono continuamente illuminati e da cui rinascono sotto diverse forme e colori che, contrapponendosi, continuano a costruire ancora e ancora, conservando il movimento dell’anima da cui hanno avuto origine e preservandone la memoria.
Marianna Zito