Al Teatro Litta di Milano debutta “Gl’innamorati – Il Musicarello”
Prima di tutto, un paio di nozioni storiche: “Gl’innamorati” di Carlo Goldoni, scritta nel 1759 e ambientata a Milano, è conosciuta per essere una commedia divertente e spassosa. Il Musicarello è un genere cinematografico di matrice popolare nato negli anni Cinquanta, ma che si sviluppò soprattutto negli anni Sessanta. A differenza del musical, il Musicarello nasce proprio in Italia per supportare e incrementare le vendite dei dischi di cantanti allora molto in voga come Gianni Morandi o Caterina Caselli. Il Musicarello si potrebbe considerare un antesignano dell’attuale videoclip: la trama è molto semplice, di solito parla d’amore e il cuore del film è la canzone di successo del cantante protagonista del film stesso.
Partendo da queste brevi premesse, il Teatro Litta di Milano con la nuova produzione di MTM – Manifatture Teatrali Milanesi ha pensato di unire la commedia di Goldoni al Musicarello ed entrambi a una drammaturgia nuova, curata da Valeria Cavalli e Debora Virello, creando uno spettacolo ad hoc. Quindi il pubblico si trova a osservare una compagnia di attori che, vista la scarsità di fondi e il conseguente rischio di scioglimento, si trova a provare solamente il lunedì sera, giorno in cui i teatri di norma sono a riposo, e a utilizzare la scenografia di altri spettacoli, quella che trovano sul posto, per la rappresentazione del proprio, “Gl’innamorati” di Carlo Goldoni.
Urge provare prima di andare in scena, dato che forse c’è un barlume di salvezza per la compagnia, una possibilità che potrebbe permettere loro di andare in tournée e finalmente terminare le rappresentazioni improvvisate. Così il regista Carlo (Pietro De Pascalis) incita tutti a provare, ma prima di ogni cosa si fa portare dal Muto, il loro tecnico, lo strumento che darà un tocco diverso alla rappresentazione, si tratta di “Claudio Villa”, il microfono luccicante, l’elemento che fa la differenza. Perché le parole di Goldoni in alcuni momenti verranno sostituite dai versi di canzoni famosissime, canzoni d’amore. Oltre a Carlo, che si è affidato il ruolo del “marpione” conte Roberto d’Otricoli, troviamo il sensibile Gianni (Jacopo Fracasso / Tognino), la “faccia da servo” che riesce a trovare sempre una soluzione, Leonardo (Loris Fabiani / Fulgenzio), che vanta la partecipazione come attore in fiction mai viste e ha un’agente che lo chiama a qualsiasi ora anche durante le prove, Eleonora (Valeria Girelli / Flamminia), che prima di iniziare ogni prova offre una torta che nessuno dei suoi compagni assaggerebbe mai, senza però che nessuno abbia il coraggio di dirglielo, Beatrice (Isabella Perego / Eugenia), corteggiatissima da Leonardo sia quando interpreta Eugenia sia quando si spoglia dei panni goldoniani, Ambrogio (Gaetano Callegaro / Fabrizio) un attore maturo che afferma, a ogni occasione che gli si presenti, la precedente carriera artistica a fianco dei grandi nomi del teatro italiano.
La storia de “Gl’innamorati” si dipana mescolandosi alla realtà delle relazioni tra gli attori, tra cambi di costume, scene tagliate all’ultimo momento, soluzioni improvvisate. Scene esilaranti, attori tutti bravissimi (compreso il “Muto”) e un testo leggero e godibile permettono al pubblico di godersi pienamente lo spettacolo e di applaudire con entusiasmo al termine delle due ore di rappresentazione. Dinamica ed efficace la regia di Pietro De Pascalis, bella la scenografia di Claudio Intropido e i costumi di Giulia Giovanelli.
Il connubio tra commedia e Musicarello è in linea con quanto il personaggio di Ambrogio asserisce: dapprima tutt’altro che convinto in merito all’inserimento delle canzoni e in un secondo tempo ricreduto.
“Gl’innamorati – Il Musicarello” sarà in scena dal 17 dicembre al 19 gennaio (Capodanno compreso con replica straordinaria) al Teatro Litta di Milano.
Roberta Usardi