“Non è al momento raggiungibile”: Vittoria, noi e il nostro spazio virtuale
“Perché vede, Mina. Non conosco più la geografia della mia esistenza, non so con chi confino, e con chi no.”
Valentina Farinaccio con “Non è al momento raggiungibile” (Mondadori, 2022, pp. 180, euro 12) racconta la storia di Vittoria e con Vittoria racconta anche la storia di tante e tanti di noi che, in questa ormai dilagante era social ci ritroviamo alle prese col magico mondo dei follower e dei tag. E perché lo facciamo? Per ritrovare noi stessi? Per diventare “famosi”? È proprio vero che i like hanno la possibilità di cambiarci la vita? Sì, ce l’hanno. Perché il mondo in cui viviamo oramai è quello virtuale ed è proprio questo mondo a darci, se siamo fortunati, la possibilità di ottenere un lavoro, di trovare nuovi amici e, perché no, anche l’amore. Ma è davvero questo quello che vogliamo? Vivere sempre a testa bassa con un cellulare in mano?
“Vengo bene in foto. Così bene che mi mortifica, spesso, lo stupore di chi incontro dal vivo. Sei molto fotogenica, dicono. Ed è la frase che mi condanna, da sempre.”
Vittoria ha quasi 40 anni e un serio problema con sé stessa e la sua immagine, con il cibo e le quantità, con i soldi e con i numeri. Le manca suo padre, sua madre e suo fratello Paolo sono lontani e lei si ritrova a Roma, in un nuovo appartamento, dopo una storia d’amore finita e con gli appuntamenti settimanali da Mina, la sua nutrizionista. Ma sarà in questo momento che la sua vita cambierà e sarà lei a dover capire come raggiungere quelle vette così alte da cui sa rotolare così bene e in continuazione nel nulla. Da blogger a influencer e altro ancora. Verso quale musica condurranno le sue note?
“Si tratta sempre di quello, comunque. Di contare. I giorni, le ore, i soldi, i follower, i chili. Paolo, per esempio, dice che io non so farlo, che è proprio questo il mio problema.”
Riuscirà Vittoria a ritrovarsi e a rientrare tutta intera nella sua realtà? Valentina Farinaccio scrive un libro godibile nelle sue storie da noi così ben vissute e quindi già conosciute. Scrive un libro che leggiamo in un battibaleno, forse perché curiosi di scoprire se anche noi finiremo come Vittoria o forse semplicemente curiosi di scoprire se, prima o poi, anche noi ci salveremo e ritorneremo con i piedi per terra e le mani finalmente in tasca.
Marianna Zito