“LA STRANA COPPIA” (AL FEMMINILE) AL TEATRO LIBERO DI MILANO
“La strana coppia” o “l’irresistibile attrazione degli opposti sull’orlo di una crisi di nervi”. Cinquant’anni e non dimostrarli. La nuova versione, sapientemente virata al femminile e “alla milanese”, della celeberrima commedia di Neil Simon si dimostra capace, come solo un buon testo riesce a fare, di muovere qualcosa di autentico e archetipico nello spettatore; e soprattutto diverte, diverte, diverte.
Il regista Arturo Di Tullio, con grande intelligenza, sceglie di non stravolgere ma anzi di attualizzare e valorizzare gli elementi che sono alla base di una formula alchemica di successo: il gioco del contrasto tra caratteri opposti, un testo brillante e ricco di gag irresistibili, un ritmo vertiginoso. Felicissima la scelta delle interpreti. La “strana coppia” formata dall’ansiosa maniaca dell’ordine Fiorenza (Monica Faggiani) e dalla inguaribilmente disordinata ma generosissima Olivia (Valentina Ferrari) dimostra una grandissima sintonia che consente loro di “giocare” in scena tenendo un ritmo altissimo e dandoci sempre la sensazione, molto coinvolgente, che qualsiasi cosa possa accadere da un momento all’altro. A far loro compagnia in alcune scene, aprendo il racconto verso nuovi imprevedibili sviluppi, le amiche di sempre (Marisa Miritello ed Elisabetta Torlasco) e i due cugini coinquilini (Carmine Lemmo e Federico Pirotta), vittime di una cena romantica tanto fallimentare quanto esilarante.
Questa “strana coppia”, chiariamolo subito, non è affatto un succedaneo di quella maschile. I caratteri femminili, nella loro complessità, si dimostrano se possibile ancora più adatti a rappresentare le nevrosi, i sentimenti, gli ideali, i desideri, le paure, le pulsioni che ci animano: come le protagoniste, infatti, anche noi siamo seduti a un tavolo e insieme ad altri cerchiamo disperatamente di rispondere, tra riflessioni amare, battute ironiche e dubbi infiniti, alle domande del grande Trivial della vita.
Andato in scena al Teatro Libero di Milano dal 20 al 23 dicembre e dal 28 al 30 dicembre.
A.B.