“Il Funambolo” – Emiliano Barletta racconta Charlie Chaplin
“Il Funambolo” (edizioni NPE, Collana Nuvole in Tempesta, pp. 128, euro 19,90) – scritto da Emiliano Barletta e illustrato da Alessandro Buffa – è un fumetto che ci illustra la vita privata e la carriera del famosissimo comico Charlie Chaplin.
Il racconto viene introdotto da una scena analoga a quella di un film di Chaplin “il Circo”, dove possiamo osservare il suo alter-ego, Charlot, improvvisarsi funambolo in compagnia di tre scimmie fastidiose che gli faranno perdere l’equilibrio. L’immagine data da questa scena di poche pagine, rappresenta l’equilibrio mentale che Chaplin mantiene grazie alla sua comicità, che come la corda di un funambolo è molto sottile. La narrazione è molto particolare, soprattutto in alcuni punti dove, grazie a particolari inquadrature delle vignette sui personaggi, il lettore ottiene un maggiore livello di coinvolgimento ed empatia.
Le illustrazioni di Alessandro Buffa si avvicinano molto a uno stile dalla struttura e dalle proporzioni realistiche ma molto stilizzate, questi tratti essenziali fanno apprezzare meglio ogni personaggio, facendo cogliere i tratti grafici fondamentali di ognuno di essi. Non ci viene presentato solamente un Charles Chaplin positivo e nei suoi anni migliori, ma in tutti i suoi difetti e le tante difficoltà causate da lui stesso, dalle mogli e dal paese che lo ha ospitato per gran parte della sua vita. Tra le ultime pagine troviamo Chaplin anziano, ormai al termine della sua carriera: sono i suoi ricordi ad aver dato origine a questo racconto di una vita lunga e piena, una vera e propria avventura che si concluderà in una notte di Natale in Svizzera, a Corsier-sur-Vevey, nel 1977, dopo il riconoscimento di padre nobile del cinema mondiale. Arricchito infine di foto dell’attore sui set e di approfondimenti dei suoi vissuti tra un film e l’altro.
Charlie Chaplin così noto e famoso, per tutta la sua vita si ritrova ed essere come tanti altri un funambolo in equilibrio su una corda di difficoltà, ondeggiando tra tristezza e felicità, emozioni talmente forti da sembrare simili, a volte indistinguibili.
Annalisa Borgo