“Bigoudì”, si era detto mai più
Quante volte abbiamo detto che non avremmo più fatto qualcosa. Non scenderò, non farò, non penserò. Poi la vita è più forte e testarda. Sa come prenderci. È imprevedibile, conosce i nostri punti deboli e dove andare a colpire, la nostra voglia di socialità e curiosità. Quella che ci spinge ogni giorno a salutare il nostro amico barista, organizzare una partita di carte e andare al parco a sognare, immaginando nuvole. In una città grande, ma grande davvero e molto alta, una New York in stile francese, grazie a un tratto delicato e pulito che rende anche i grattacieli più alti, leggeri come certe mattine parigine, va in scena la vita con tutti i suoi perché e i suoi però.
“Bigoudì” (Kite Edizioni, pp. 40, euro 16.50) il libro illustrato di Delphine Perret e Sebastien Mourrain, si divide in due parti, come a teatro. Atto primo e atto secondo. Conosciamo subito la protagonista della storia, Bigoudì, un’anziana signora e il suo amico cane Alfonso, spalla perfetta per le sue rocambolesche giornate. È la storia di un’amicizia tra un cane e la sua umana. Un cane è per sempre, compagno di tante avventure, anche semplici, banali e quotidiane. È più di un amico di giochi, è parte di noi. Con un cane niente, niente più sarà come prima e dopo niente più sarà uguale. All’inizio la storia racconta questo legame speciale, con scenette divertenti e sincere. Quando hai un cane ti comporti proprio come Bigoudì, sei Bigoudi. Nella seconda parte, dopo tanto giallo, succede tutto e altro ancora. Torna la vita e la sua voglia incessante di sorprenderci sempre.
La simpatica vecchietta del racconto e il suo cane Alfonso ci insegnano che l’amicizia non muore mai, non finisce, continua senza ostacoli per sempre. Bisogna lasciare andare, niente di ferma, abbiamo bisogno degli altri. Siamo animali sociali. Con un segno leggero e dal taglio umoristico, con un tratto bianco e nero e pochi colori a supporto, un giallo e un blu, gli autori ci raccontano la vita, i suoi drammi e le sue salvezza. Una linea giocosa esprime tutta la voglia di volare sui problemi come un bambino sull’altalena. Con il sorriso si possono affrontare tutti i temi che rendono la vita così intensa e preziosa. Mai dire mai più.
Antonio Conte