“Senza”: il romanzo di Massimo Cracco
Il protagonista del romanzo di Massimo Cracco, “Senza” (Autori Riuniti, Torino 2020, pp. 229, euro 15) è una tipica “vita al limite” di stampo foucaultiano. Paolo è un soggetto autolesionista, affetto da Body Integrity Identity Disorder (BIID), una patologia realmente esistente.
Anche se si ritiene che chi ne soffre sia già predisposto verso tale patologia, Paolo era rimasto particolarmente colpito e impressionato, a tredici anni, dalla storia di Chloe Jennings, un’americana dello Utah, che odiava le sue gambe al punto da farsi recidere il midollo spinale per non sentirle più e vivere in carrozzella. Affetto dalla stessa patologia e ossessionato da Chloe, Paolo non riesce ad avere né una vita normale né affetti normali. Passa da un lavoro all’altro senza combinare nulla e perdendoli uno dopo l’altro, entra in urto coi famigliari, soprattutto col padre, e gli unici rapporti che riesce ad avere sono con la sua amica d’infanzia, Francesca, e con una prostituta, Cristina. Tuttavia anche questi due rapporti sono tormentati e complessi. Francesca verrà implicata, inconsapevolmente in una serie di delitti e, per proteggere suo fratello, non esisterà ad incolpare Paolo come autore dei misfatti. Di conseguenza Paolo avrà un gran da fare per uscire pulito dai procedimenti giudiziari che ne seguono. Cristina è affetta essa stessa da una forma di BIID, che la spinge a sottoporsi a continui interventi per modificare il suo corpo, ma queste esperienze uscirà distrutta. Dopo infinite traversie, anche Paolo finalmente riuscirà a realizzare il suo sogno e a dare il via a nuovi affari e intrighi oscuri che lo porteranno a meditare presto una vendetta.
Nel lavoro di Massimo Cracco si respira l’aria malsana di film “maledetti” come Freaks (1932) o Boxing Helena (1993), ovvero di siti Internet che abbondano “generosamente” di Amputee. Quello che il libro suggerisce veramente, forse al di là delle intenzioni dell’autore, è che dietro la spettacolarizzazione del dolore e della malattia, di cui la televisione è più responsabile della Chiesa, può nascondersi non tanto la pietà, quanto una malcelata forma di sadismo.
Luciano Albanese