“L’amore forse” di Barbara Fabbroni
![](https://www.modulazionitemporali.it/wp-content/uploads/2023/12/fabbroni-536x400.jpg)
“La vita toglie, propone dolore, ma al tempo stesso sa riparare al dolore sperimentato. La vita accade così come l’amore e quando arriva non puoi fermarlo poiché la sua forza travolge in una spirale che non si può bloccare.”
Barbara Fabbroni con “L’amore forse” (Armando Curcio Editore, 2023, pp. 238, euro 18) ci accompagna in un viaggio alla scoperta dell’amore.
Un viaggio fatto di colori, emozioni travolgenti, passioni, complicità, mani che si tengono strette, incredulità di fronte a qualcosa che, sorprendentemente, rende la vita più semplice.
Charlotte è una giovane donna, con una spiccata forza d’animo ed una grande tenacia, ma dentro le sue profondità, in quei luoghi nascosti e impercettibili persino a sé stessa, albergano molte insicurezze e una antica inconsapevolezza del proprio valore e della propria bellezza.
La protagonista porta con sé le proprie ferite, le porta come macigni; ha sperimentato il dolore dei tradimenti e per tale motivo, cerca di tenere il proprio cuore al sicuro.
Ma la vita sorprende, basta una manciata di secondi e tutto cambia.
Qualcuno riuscirà a guardare i tramonti e le primavere di Charlotte arrivando dritto al suo cuore. Con Jean Luc ogni difesa viene abbattuta, con lui è magia, e Charlotte non può opporsi a questa potenza, non può opporsi all’amore.
Ma l’amore non è solo magia o passione. L’amore è un’arte, citando Erich Fromm.
L’amore per dirsi tale richiede dedizione, nutrimento, generosità, consapevolezza.
L’amore regala pienezza, crescita, bellezza ma causa anche dolore.
Charlotte, ancora una volta, vive un dolore profondo, che la riporta ad antiche ferite e alla necessità, di ricostruire una vita nuova, priva di quel complice che aveva incontrato e scelto. Questo dolore la muove verso un percorso di psicoterapia.
Con la dottoressa Leclerc potrà elaborare e comprendere il dolore passato e presente, dargli un senso, guardare e curare le proprie ferite. Nello studio della sua psicoterapeuta, la vita diverrà più lieve e ogni esperienza diverrà piena di senso.
“Me lo ha insegnato lei dottoressa, ogni volta che mi ha detto che del nostro passato possiamo fare solo due cose. Viverlo come una condanna e stare male tutta la vita; oppure farlo diventare un’esperienza che ci permette di essere quelli che siamo oggi nel qui e ora, e da lì ripartire lasciando il passato nel passato per poter vivere il presente senza impedirci il futuro”.
L’autrice racconta e fa riflettere, apre a nuove visioni. Forse il vero amore è tale, solo se ci può essere perdono, perdono per quell’inconsapevolezza che può causare dolore.
In fondo, la vita è un viaggio e ogni fermata porta con sé, sorrisi e lacrime, ma anche nuovi insegnamenti.
Forse, ciò che conta davvero non è proteggersi, è respirare a pieno ogni esperienza, aprirsi alla vita che scorre e porta con sé nuovi paesaggi, trovare il senso dei propri accadimenti, lasciar andare il dolore passato e perdonare, per poter ancora una volta donare, per potersi, ancora una volta donare.
“Se vogliamo veramente amare, dobbiamo imparare a perdonare.”
Lavinia Narda