“Sono Sempre in Ritardo” è l’album d’esordio di Lorenzo Pucci
Il 17 novembre è uscito “Sono Sempre in Ritardo”, l’album d’esordio del cantautore romano Lorenzo Pucci, disponibile su Spotify e su tutte le principali piattaforme digitali e distribuito da Artist First. Alla base dell’intero lavoro, composto da 17 tracce, c’è una riflessione sullo scorrere del tempo e sulle conseguenze dello stesso all’interno della vita quotidiana dell’artista.
Il rapporto con il tempo e con le altre persone ispirano i testi di tutte le canzoni: l’essere continuamente in ritardo, il tentativo di estraniarsi dalla corsa delle lancette, l’ansia del passare delle ore, dei giorni e degli anni e cercare di fare pace con sé stessi, con i propri difetti e con ciò che non si può controllare. Ogni brano ricalca l’argomento centrale del disco in maniera naturale e spontanea, facendo emergere l’importanza della presenza di un interlocutore che può essere il proprio partner, familiari o amici, un’autorità o in larga scala la generazione di appartenenza. È solo grazie ai rapporti sociali che il tempo acquista una rilevanza oggettiva e si concretizza sotto forma di ritardo ad un appuntamento, di mancanza per un lutto, di impazienza nel rivedere qualcuno, di noia per la durata di un dovere imposto.
Quest’album rappresenta in pieno il mio vissuto e il mio percorso professionale – afferma Lorenzo Pucci – ed evidenzia una sensazione interiore nata dalle difficoltà sociali che ho incontrato in vari ambiti, da quello scolastico a quello lavorativo, passando per la quotidianità, cercando di esprimere tutto questo all’interno dei miei testi. Questo disco – continua – è anche un modo per esorcizzare paure e insicurezze attraverso la musica e il fatto di aver tirato fuori 17 tracce, mi ha dato modo di poter toccare più argomenti e più modalità di scrittura.
Dal punto di vista musicale, è evidente l’esigenza di esprimersi attraverso vari generi: dal soul al rock, dal pop al folk, dal RnB gospel al cantautorato, passando per influenze elettroacustiche. Alle soluzioni di arrangiamento già presenti nei primi singoli di Lorenzo Pucci, qui si aggiungono gli archi e la sezione fiati. Inoltre, la tracklist di Sono Sempre in Ritardo è scandita da 4 intermezzi (15 Minuti, 30 Minuti, 45 Minuti, 60 Minuti) che proiettano l’ascoltatore all’interno del concetto di ritardo insieme all’artista. Questi brani differiscono sensibilmente dal resto della produzione, in quanto non è presente il cantato di Pucci, ma la voce narrante dell’attrice Evelina Rosselli che dà forma a pensieri riguardanti lo scorrere del tempo in relazione ad aspetti del vissuto di ognuno.
L’artista, dunque, tramite i suoi testi e la sua musica, dimostra di aver raggiunto una notevole maturità cantautoriale. La presenza di un mix di generi, che caratterizza fortemente l’identità artistica di Lorenzo Pucci, e la sua scrittura semplice ma profonda, lo collocano in un’ampia linea temporale che ricorda diversi musicisti della nostra tradizione. Pucci, infatti, scrive i suoi testi sulla scia dei grandi cantautori italiani, senza spezzare il filo che lo lega alla contemporaneità.
Lorenzo Pucci, classe 1993, è un cantautore romano con un percorso che lo vede passare da batterista, musicista e autore dietro le quinte a cantante e volto del progetto che porta il suo nome. Entra nel mondo della musica iniziando a suonare la batteria per molti anni, in primo luogo frequentando diverse accademie musicali e poi cominciando a collaborare con numerose band. Parallelamente inizia a scrivere canzoni. Nel 2015, insieme ad altri musicisti, apre uno studio a Trastevere, il Pyramid Produzioni, e con i suoi soci, Declich (Federico Mezzana) e Dario Felli, e con l’aiuto del compositore e pianista Paolo Casali, inizia a prendere forma il suo lavoro da songwriter. Smette così di proporre i suoi brani a terzi e dal 2019 lavora per produrre i suoi primi singoli: Al volo (2019), Quinto (2020), Diploma (2020), Non è cosa (2020), La scritta fine (2020), Temporale (2021), Sono Sempre in Ritardo (2021). La sua musica è un vero e proprio viaggio con un bagaglio musicale eterogeneo: dal punto di vista testuale è fortemente influenzato dai grandi cantautori della tradizione, come Fabrizio De André e Lucio Dalla, e la freschezza nell’uso delle parole lo colloca all’interno del nuovo cantautorato italiano; dal punto di vista musicale, elementi propri di esponenti del Nu Soul e dell’hip hop moderni, come Mac Miller e Chance the Rapper, si incontrano con l’approccio di grandi artisti folk e soul, come Ben Harper, e con cantanti pop eclettici contemporanei come JP Cooper. Nel 2021 esce il suo primo album, Sono Sempre in Ritardo, produzione realizzata nell’ambito del programma LAZIOSound di GenerAzioni Giovani e finanziata dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù.
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