“Resoconto parigino” di Thomas Mann
“Nell’atto di conoscersi la persona cambia, nessuno rimane identico a chi era prima”
Il viaggio di Mann
Un treno andata e ritorno per Parigi da Monaco, nove giorni nella capitale francese e un diario che nel 1926, Thomas Mann scrive per non dimenticare quell’avventura, così la chiamerà tra le pagine scritte, in Europa occidentale, una volta tornato a casa, nel suo studiolo, dopo quattordici ore sull’Orient Express.
Buongiorno M’sieur et dame, inizia a finisce così questo viaggio
Con “Resoconto parigino” (L’Orma Editore, 2021, pp. 136, euro 16) Mann ci porta tra le strade della città in un tour infinito dove incontra le più importanti personalità dell’epoca. Accolto come un eroe, un personaggio illustre, simbolo dello spirito tedesco si troverà ad affrontare durante conferenze e dibattiti i temi caldi di quegli anni. Un Europa in pieno fermento scossa ancora dalla prima guerra mondiale che tenta strade e percorsi di riconciliazione sentendo però nello stesso tempo nuove velleità nazionaliste. Mann si trova a Parigi due anni dopo aver pubblicato La Montagna Incantata, si ritrova a pranzi di gala , colazioni e cene con letterati e uomini di cultura. Tra un piatto di ostriche e un the pomeridiano l’argomento principale e più discusso sarà il riavvicinamento tra Francia e Germania, con le loro rispettive differenze e peculiarità, come la visione di Dio e della chiesa per i protestanti e per i cattolici, per i fanatici e i miscredenti. Tra una discussione in francese e una chiacchierata in tedesco verrà fuori la differenza di base tra le due nazioni, tra le due culture. Lo stretto rapporto che unisce, avvicina e divide la sensibilità tedesca e la ragione francese, da un lato il principio classico razionale, dall’altro il principio romantico.
Durante questo soggiorno lo scrittore troverà il tempo di incontrare reporter americani, poeti russi e giovani fotografi che vorranno immortalarlo.
Thomas Mann, turista nella città
Come Goethe prima di lui in Italia e a Napoli, scopriamo un Tohmas Mann turista che gira per la città , tra i caffè d’epoca e i piccoli mercatini di libri. Lo incontriamo in taxi che girano per le strade e sotto la torre Eiffel, illuminata elettricamente con scritte e arabeschi. E poi Notre Dame e il Louvre con gli spagnoli, Leonardo e la venere di Milo. Il teatro, l’Opera e gli spettacoli circensi. Resoconto Parigino è un affresco culturale e politico del tempo, ricco di dettagli e particolari, personaggi bizzarri e figure dell’alta borghesia. Un piccolo diario per raccontarci un’Europa in continuo mutamento vista con gli occhi e le parole di un intellettuale, uno scrittore tedesco dallo spirito brillante, ironico e talvolta sornione, soprattutto con i suoi, seppur pochi, detrattori. Un viaggio da fare in sua compagnia, quattordici ore di treno da Monaco in fondo, con queste premesse, si possono affrontare.
Antonio Conte