“Paul Cézanne. Una vita” – La ricca biografia di John Rewald
Tra i precursori dell’arte moderna, Paul Cézanne ci abbaglia con “la sua sensibilità per il colore e l’originalità delle soluzioni pittoriche” ma, come è sempre accaduto – e come tuttora accade – in vita non ebbe riconoscimento alcuno.
Aix-en-Provence “Chi é nato lì, ci abiterà fino alla morte senza conoscere il resto del mondo, appagato di un’esistenza isolata.” È qui che, nel 1852, si incontrano i giovani Paul Cézanne, figlio di banchiere, ed Émile Zola, legati da una forte amicizia, diversi tra loro ma affini intellettualmente. A loro si unirà Baptistin Baille, con cui condivideranno interessi e ambizioni comuni. “Quel che noi cercavamo – avrebbe scritto anni dopo Zola a Baille – era la ricchezza del cuore e dello spirito ed era soprattutto l’avvenire che la nostra giovinezza ci faceva apparire pieno di luce”. Dei tre, Cézanne era il più insicuro, depresso, collerico. Un’unione che durerà fino a che Zola si trasferirà, in povertà e solitudine, a Parigi, nel 1858. È da qui che inizia il minuzioso carteggio tra Cézanne e Zola, e non solo, che conterrà anche poesie e disegni e che diventerà un vera e nitida testimonianza della loro esperienza, mentre loro man mano prenderanno le loro strade verso l’arte e la letteratura.
In “Paul Cézanne. Una vita” (Donzelli, 2019, pp. 277, euro 30) lo storico d’arte John Rewald (1912-1994) – il più famoso studioso dell’impressionismo e delle avanguardie della pittura francese, a cui è qui dedicato il saggio finale di Piergiorgio Dragone – ne ricostruisce una delle biografie più complete, tradotta in italiano per la prima volta in questa edizione da Nicoletta Poo, attraverso una precisa e ricca ricerca sulle fonti che raccoglie scritti, carteggi e testimonianze delle persone vicine a Paul Cézanne, non solo nella vita ma anche nell’esperienza artistica in un contesto sociale di fine Ottocento; fotografando egli stesso i luoghi che l’artista dipinse, cercando di ritrovare ciò che il pittore aveva visto e fermato sulle sue tele. Quindi, testimonianze dirette, immagini selezionate a integrazione dei testi e fotografie di Cézanne con la famiglia, gli amici e i luoghi da lui amati, ripercorrono in modo fluido varie tappe, incuriosendo e arricchendo le conoscenze del lettore.
Marianna Zito