“Roma come se. Alla ricerca di un futuro per la capitale” di Walter Tocci

“Che bisogno c’era di adattare Roma alla miseria di dover diventare moderna? Un insulto quando si gode della sorte di essere di più di una città moderna”.
Sono tre le rendite su cui, sin ad ora, ha vissuto la società romana: il centralismo statale, il consumo di suolo, la retorica del passato. E adesso? Cosa succede?
Il saggio di Walter Tocci
Ce ne parla Walter Tocci nel suo saggio “Roma come se. Alla ricerca del futuro per la capitale” (Donzelli, 2020, pp. 276, euro 25), grazie alla sua visione in toto della città, arricchitasi durante le diverse cariche ricoperte, da consigliere comunale, vicesindaco, assessore, e ancora deputato e senatore. Riesce in tal modo ad analizzare il problema da una prospettiva più ampia, ma sempre con un occhio attento al passato che permette sì di abbattere i muri e le problematiche del presente, ma che dovrebbe soprattutto essere utile per cercare una soluzione dei problemi a lungo termine, verso le adeguate trasformazioni sia sociali sia ambientali che si prospettano per il futuro.
Qual è la soluzione?
Roma è sì una città complessa – tra disordini e decadenza – e ma di certo piangerci su non è la soluzione. Non piangerci su potrebbe, invece, significare attivarsi per migliorare le cose. È ormai chiaro che le eredità del passato vacillano dinnanzi alle trasformazioni del tempo e sono quasi arrivate al capolinea, per cui non è più possibile farci affidamento.
Tra passato e futuro
Ed ecco che Tocci narra la storia della Capitale tra il passato e il presente degli ultimi cinquant’anni, con tutti i cambiamenti che hanno toccato la città fino ad arrivare al pensiero della Roma che sarà a metà del XXI secolo. Il futuro è immaginato attraverso il passato e attraverso il superamento di tutte le contraddizioni; fino alla Città Mondo che tra terra e mare, accoglie i migranti, creando le giuste sinergie per le nuove trasformazioni; e alla Città Regione, con i consigli per un’amministrazione futura che potrebbe prevedere una città più ricca da un punto di vista economico, culturale e civile.
Marianna Zito