#ndpitalia – Quasimodo ed Esmeralda tornano al Palalottomatica di Roma
Il musical “Notre Dame de Paris”, scritto da Luc Plamondon e Pasquale Panella con le musiche di Riccardo Cocciante e la regia di Gilles Maheu, dopo più di vent’anni dalla prima rappresentazione, continua a non fermarsi e torna, ogni anno, nelle città per farsi applaudire da un pubblico trepidante e sempre ricco di entusiasmo; come quello che in questi giorni riempie il Palalottomatica di Roma, dove sarà in scena fino al 6 gennaio.
Parigi, 1482. La bellezza maestosa della compianta cattedrale di Notre Dame, con i suoi iconici gargoyle – che si fa “statua, musica e poesia”, dalle parole del poeta Gringoire (Matteo Setti) – fa da sfondo alla rinomata vicenda narrata da Victor Hugo. Sono gli zingari ad arrivare numerosi e a colorare subito la visuale del pubblico: ballerini e acrobati da tutto il mondo, uniti per dare vita a spettacolari coreografie e a performance circensi. Tra loro, lei: Esmeralda (Elhaida Dani). Ed è di lei che si innamoreranno Quasimodo, Febo e l’arcidiacono Frollo, interpretati dai confermati e attesiassimilate Giò di Tonno, Graziano Galatone e Vittorio Matteucci. Accanto ai protagonisti, troviamo Fiordaliso (Tania Tuccinardi) e lo zingaro Clopin (Leonardo di Minno), le cui dinamiche si svelano e si sviluppano accompagnate dalla voce di Riccardo Cocciante nei testi curati, nella versione italiana, da Pasquale Panella.
Una storia senza spazio e senza tempo ancora in scena sicuramente fino a luglio 2020 (vedi QUI tutte le date), che permette di godere di acrobazie straordinarie, ma anche di momenti toccanti ed emozionanti, come quando i tre uomini cantano e dichiarano il loro amore alla bella gitana.
“Belle / C’est un mot qu’on dirait inventé pour elle / Quand elle danse / et qu’elle met son corps à jour / Tel / Un oiseau qui étend ses ailes pour s’envoler / Alors je sens l’enfer s’ouvrir sous mes pieds / J’ai posé mes yeux sous sa robe de gitane / A quoi me sert encore de prier Notre-Dame”
Marianna Zito