“Madre”: Il Teatro totale di Michela Lucenti e del suo Balletto Civile
I morti sono fantasmi, tu sei parte della Storia. (dalla scena finale di “Madre”)
Balletto Civile è il collettivo artistico, formato da straordinari performer, fondato nel 2003 dalla danzatrice e coreografa Michela Lucenti, che in questa occasione sceglie di confrontarsi con il testo del poeta e drammaturgo tedesco Heiner Muller.
“Madre”, in scena nel sempre affascinante Piccolo Teatro Studio Melato di Milano, è lo spettacolo che ha aperto Tramedautore, il Festival Internazionale delle Drammaturgie. Questa edizione, in particolare, propone una programmazione particolarmente ricca e aperta a discipline, linguaggi artistici e “saperi” diversi (da molteplici punti di vista, compreso quello organizzativo), con l’obiettivo di creare connessioni e reti tra voci, autori e artisti del teatro italiano e internazionali. In “Madre”, questo lodevolissimo proposito sembra incarnarsi perfettamente, per la capacità di mettere insieme una colonna sonora importante e “trasversale”, quasi cinematografica, suoni (anche in presa diretta, grazie all’uso sapiente dei microfoni), immagini che evocano movimenti, movimenti che danno origine a suoni, richiami a epoche diverse, cambi di ritmo, di lingua, danza, parole, visioni sovrapposte e mescolate, realtà e sogno, registro drammatico e ironia, citazioni e trovate sceniche originali. Il risultato è una forma di Teatro totale, che fonde il discorso danzato e quello parlato, e privilegia in qualche modo l’espressione della frammentarietà rispetto alla ricerca di un senso complessivo che viene affidato soprattutto alla chiusura dello spettacolo e fornisce esplicitamente agli spettatori la sua chiave di lettura .
Bravissimi, e in alcuni casi davvero eccellenti, gli interpreti, capaci di rendere in scena un linguaggio multidisciplinare decisamente complesso e difficile da trovare, a questi livelli, nella nostra drammaturgia contemporanea.
A.B.
MADRE uno spettacolo di Michela Lucenti/Balletto Civile
regia Michela Lucenti, assistente alla regia Enrico Casale, danzato e creato con Alessandro Pallecchi Arena, Elena Nenè Barini, Faustino Blanchut, Maurizio Camilli, Ambra Chiarello, Demian Troiano Hackman, Michela Lucenti, Filippo Porro, Emanuela Serra, Giulia Spattini