“L’ultima nave per Tangeri”, il libro di Kevin Barry
“L’ultima nave per Tangeri” (pp. 246, euro 18,50) di Kevin Barry ha un linguaggio deciso, diretto nell’accurata traduzione italiana a cura della Fazi Editore.
I personaggi hanno delle costruzioni particolari e sono facilmente riconoscibili. Maurice Hearne e Charlie Redmond sono due ex narcotrafficanti che si aggirano tra i moli del porto di Algeciras, approdo e punto di partenza per Tangeri. Anche se i due sono, a prima vista, degli uomini rudi, nel corso del libro acquisiranno anche altri tratti. C’è spazio per il lettore nel compatirli, nel deriderli a volte. La verità è che, ormai, questi due tipi non fanno più paura a nessuno. C’è anche spazio per i ricordi in queste belle pagine. Maurice e Charlie sono stati amici, soci, rivali in amore. A Cynthia, la madre della ventitreenne Dilly, vanno i loro pensieri soprattutto perché c’è un interrogativo a cui mettere fine. Chi è tra i due il padre di Dilly? Le descrizioni che rilascia Kevin Barry non sono mai banali ma cariche di sentimento e l’atmosfera che regala il porto fa sentire il lettore immerso completamente nella vicenda.
“L’ultima nave per Tangeri” è stato finalista al Man Booker Prize e in testa alle classifiche irlandesi. Malinconico e intriso d’umorismo fine. Buona lettura!
Debora Colangelo