“Il manoscritto” – La misdirection di Franck Thilliez
“Sai cos’è la misdirection?”
Ehre corrugò la fronte.
“Una tecnica illusionista che consiste nel focalizzare l’attenzione del pubblico su un punto preciso mentre si svolge un’altra azione. Funziona perché per un essere umano è impossibile tradurre con precisione tutti gli stimoli che riceve. Ho l’impressione che…”
“…che sia quello che abbiamo qui. Misdirection. Abbiamo tutti guardato questo corpo, gli abbiamo logicamente associato le mani senza fare attenzione, non è colpa nostra… è… il nostro cervello che ci fa degli scherzi.”
Avete presente quando non vedete l’ora di arrivare alla fine di un libro ma nello stesso momento non volete arrivarci perché poi non potete continuare a leggerlo? È proprio la sensazione che ha pervaso la lettura de “Il manoscritto” (Fazi Editore, Collana Darkside, pp. 480, euro 18) il romanzo noir di Franck Thilliez che, con la sua trama intrigante e travolgente, addentra il lettore all’interno di una storia cupa e nera, dove esseri umani senza scrupoli compiono azioni orribili e atroci.
Il figlio del famoso scrittore suicida Caleb Traskman ha scovato il manoscritto – inedito – del suo defunto padre, in uno scatolone: si tratta di uno dei migliori romanzi di Caleb lasciato incompiuto
“Perché Caleb Traskman, re dell’intrigo e delle grandiose rivelazioni finali, non aveva fornito tutte le risposte?”
Il protagonista – J.L. Traskman, figlio di Caleb – decide di completarlo, di scrivere quel finale, di risolvere il rompicapo proposto dal padre.
Léane (scrittrice di thriller) e Jullian Morgan sono segnati dalla scomparsa, quattro anni prima, della loro figlia Sarah. Jullian, incapace di accettare la morte della figlia, trascorre il suo tempo nella ricerca disperata di Sarah. Una aggressione ai danni di Jullian, che lo porterà a perdere la memoria, mette Léane difronte a sconcertanti verità e a inquietanti interrogativi: cosa aveva scoperto Jullian nella ricerca ossessiva della verità sulla scomparsa della figlia? Intanto, sulle alpi francesi, un delinquente si schianta e muore e nel bagagliaio dell’auto rubata c’è il cadavere di una donna senza volto,
“…Forse le ha strappato il viso con lo scalpello e le ha tolto gli occhi con un cucchiaino, come nei film. Sai, tipo Hannibal Lecter? …”
Si avviano le indagini di V&V (Vic Altran e Vadim Morel – poliziotti della sezione Omicidi di Grenoble) che si intrecciano ben presto alle indagini private dei coniugi Morgan: ognuno, cercando l’idea che li porti all’identificazione del carnefice. Le indagini si stringono attorno a un triangolo criminale dedito alla caccia di “ragazze giovani, carine, che scompaiono senza lasciare la minima traccia.»
Nel corso di tutto il romanzo le emozioni di Léane giocheranno un ruolo fondamentale. I personaggi hanno personalità ben definite, sono descritti e si muovono nella storia senza imperfezioni: ognuno di loro ha una propria storia da raccontare, ma la loro vita è – in qualche modo – collegata da una matassa di fili intrecciati che aspettano di essere slegati, di enigmi che aspettano di essere risolti. Un viaggio dentro un gioco di specchi, una partita a scacchi con la memoria,
“Bisognava cercare altrove, fuori dal quadro, fuori dalla scacchiera come sembrava indicare l’indizio ‘misdirection’…”
Tra varie ricerche, false piste e rompicapi, l’intreccio si dipanerà mostrando l’aspetto più oscuro dell’animo umano: cosa si è disposti a fare per superare i graffi dell’anima che spesso la vita riserva?
Il manoscritto è un romanzo nel romanzo, è un thriller che non lascia scontenti, ma che anzi proietta il lettore all’interno della storia, con l’intento di voler arrivare alla risoluzione dell’enigma. La scrittura di Thilliez è magnetica e rende chi sta leggendo partecipe di ogni avvenimento, permettendogli di immedesimarsi nelle situazioni come un personaggio della narrazione. Se il fascino del thriller è quello di spingerti a voltare pagina o a sacrificare un’ora di sonno, ecco, qui il copione è rispettato: un libro che, dalla prima all’ultima riga, vi terrà incollati ne senza fiato.
Rina Spitaleri