Le “Scintille” di Federico Pace
“Accade a ciascuno di noi, prima o poi, di imbattersi nell’istante vertiginoso in cui una persona irrompe nella nostra quotidianità e ne muta l’assetto.”
La scelta delle relazioni che intessiamo nell’arco della nostra vita sono significative per la nostra crescita personale, gli incontri di amicizia, amore si presentano come una “scintilla che scocca quando una vita si avvicina all’altra. Quando due schiene si toccano e due destini si uniscono in un abbraccio solo”. E spesso accade che ritroviamo nell’altro degli aspetti o vissuti che ci hanno abitato, sia che essi siano stati positivi ma soprattutto negativi, e mentre credevamo di aver provato solo noi determinate sensazioni, emozioni… ci troviamo così a stupirci nella similarità delle situazioni sentendoci così compresi. Così “riusciamo a liberarci del carico angosciante di quel che abbiamo vissuto”. Poi ci sono i rapporti con un fratello, una sorella, un padre, una madre. Il confronto, la seduzione, il fascino verso il fratello con il quale ci misuriamo, ma che è altro da noi. La mancanza data dalla perdita di un nostro genitore.
“Qualche volta accade che fiorisca dentro di noi un ricordo che era celato sotto la cenere del tempo”.
O il non riuscire a esprimere veramente se stessi con le proprie passioni per non deludere quel padre che spesso viene disprezzato dal figlio che non si sente compreso.
Con “Scintille. Storie e incontri che decidono i nostri destini” (Einaudi 2019, pp. 180, euro 14) Federico Pace affronta proprio questi temi incentrando il romanzo su incontri/scontri con persone che ci cambiano la vita. Federico, con la sua travolgente scrittura, scardina le barriere dei pensieri più intimi, e soprattutto lo fa con chi ha aiutato a costruire la storia della musica, letteratura, matematica… soffermandosi su aspetti salienti della vita di questi artisti che prima di tutto sono Persone. Perché spesso ci fermiamo alle apparenze senza soffermarci su come hanno fatto queste persone ad arrivare a tanto. E talvolta è proprio grazie alle persone che incontriamo che riusciamo a diventare qualcuno di importante, perché chi ci vuole veramente bene vede in noi un potenziale che non riusciamo neanche ad immaginare.
“Siamo la somma delle relazioni che abbiamo saputo alimentare con la cura, l’attenzione, lo slancio e la passione”.
Chi avrebbe fondato i Beatles se John e Paul non si fossero mai conosciuti? Se non si fossero unite le menti di Watson e Crick saremmo a conoscenza della struttura del DNA? E se fosse stato proprio il rapporto frastagliato con il padre a fare di Dostoevskij uno dei più grandi romanzieri?
Federico Pace è scrittore e giornalista a Roma. Lavora da vent’anni per il gruppo editoriale Gedi. Ha pubblicato vari titoli per Einaudi, tra cui “Scintille”.
Giulio Einaudi Editore è una cosa editrice che venne fondata nel 1933 da un gruppo di amici allievi del liceo classico D’Azeglio. È nata come una casa editrice basata su un intreccio politico-culturale inscindibile, soprattutto votata alla saggistica. L’origine del logo risale al 1574 ripreso dal Volume di Giovio con all’interno una raccolta di simboli che stavano ad indicare le “imprese”. L’immagine dello struzzo è stata ideata da Giovio per “L’impresa” di Girolamo Mattei il quale voleva un emblema significante di un valoroso.
“È uno struzzo, quello di Einaudi, che non ha mai messo la testa sotto la sabbia”.
Sara Abbatiello