LAVIA LEGGE LEOPARDI al Teatro Franco Parenti di Milano
Domenica 25 marzo si è svolto un alto appuntamento con la poesia presso il Teatro Franco Parenti, e questa volta protagonista è Giacomo Leopardi, i cui versi sono stati enunciati da uno dei più grandi attori italiani, Gabriele Lavia.
Sul palco una sedia, nessun leggio, la poesia fa da scenografia, riempie e avvolge. Gabriele Lavia con trasporto e passione inizia volendo spiegare le meravigliose immagini di Leopardi nella poesia “Il sabato del villaggio” per sottolinearne la semplicità della forma e al contempo la complessità intrinseca. Ma non solo, in Leopardi “noi vediamo TUTTO quello che lui dice”, le immagini sono chiare, distinte.
La spiegazione serve per addentrarci in questo mondo di immagini, perché poi l’enunciazione della poesia stessa fa tutto il resto. E così Lavia, senza interruzione, senza pause, per poco più di un’ora recita e incanta attraverso la poesia di Leopardi, portandoci abilmente da un’immagine all’altra, da “il passero solitario” a “Le Ricordanze”, “a Silvia”, a “la sera del dì di festa”.
Tutti però dal pubblico aspettiamo una poesia in particolare, e Lavia si interrompe per raccontarci di Recanati, del luogo dove essa è nata, dell’ermo colle e della siepe. “L’infinito” chiude la serata, ma in un modo corale perché questa poesia, così bella, ma così difficile, sembra aver trovato un degno senso nel recitarla tutti insieme, e così viene fatto, all’unisono, Lavia e il pubblico, sulle onde incantate dei versi de “L’infinito”.
Una serata memorabile.
Prossimo appuntamento: 8 aprile con Vinicio Marchioni e “La più lunga ora” con i versi di Dino Campana.
Roberta Usardi