“L’appartamento del silenzio” di Gianni Verdoliva
“L’appartamento del silenzio” (Fides Edizioni, pp. 168, euro 14), il nuovo romanzo di Gianni Verdoliva, regala al lettore un viaggio intimo e prezioso che cattura già dalle prime pagine.
La vicenda narrata ruota attorno a una vecchia dimora, che non riesce a trovare per diversi anni un nuovo proprietario forse per una serie di dicerie che la riguardano. Un velo di mistero avvolge infatti la casa che diventa, suo malgrado, uno dei “personaggi” principali del romanzo stesso. “L’appartamento del silenzio” è il nome che viene dato alla casa dalle due agenti immobiliari che cercano invano da tempo di vendere l’ immobile ormai abbandonato. La dimora viene acquistata da Beppe Novari che, sin dal primo momento, percepisce qualcosa di speciale tra quelle vecchie mura che decide di restaurare per riportarle al vecchio splendore, ma soprattutto intuisce che in quel posto, in quella casa, in quel silenzio potrebbe ritrovare sé stesso.
“Ascoltate il silenzio, che vi parla, cogliete le sfumature, seguite il vostro intuito, coltivate l’immaginazione. La strada si dispiegherà ai vostri occhi, passo dopo passo. Voi, insieme, troverete e capirete. Anche se non sarò più in questo mondo, lo saprò e ne avrò conforto. So che accadrà”
Beppe è un uomo che fine a qualche tempo prima aveva una vita perfetta: una moglie adorata e una figlia in arrivo. Ma il destino gioca un brutto scherzo a Beppe che, all’improvviso, si trova da solo immerso nel dolore e – per completare l’elaborazione della propria sofferenza – inizia la ricerca di una nuova casa. Ed è proprio in questa casa che si collegheranno le storie di tutti i personaggi che sono accuratamente descritti dall’autore, personaggi mai banali e caratterizzati da storie forti o traumi da superare e, benché facciano riferimento a periodi diversi o a generazioni diverse, pagina dopo pagina si chiarisce il legame che li caratterizza e li unisce alla storia di quella casa o alle persone che in quella casa hanno realmente vissuto.
La trama e la costruzione del romanzo non è banale non solo perché le vicende narrate hanno una collocazione temporale differente, ma soprattutto per i tanti temi che si intrecciano, a partire dall’amore nella sua declinazione più ampia fino al paranormale. La scrittura fluida dell’autore rende tuttavia la lettura estremamente scorrevole. Anche i tanti temi sociali sono affrontati con una delicatezza e sensibilità tali da creare una forte connessione tra lettore e personaggi. Un romanzo in cui più delle storie sono importanti le sensazioni, quelle dei protagonisti che percepiscono qualcosa di speciale, suoni, profumi, presenze e quelle del lettore che viene coinvolto in questa esperienza sensoriale.
“L’ appartamento del silenzio” è un libro che può piacere a tutti, ognuno troverà infatti degli spunti di riflessione personali, ognuno sentirà la necessità di poter godere di attimi preziosi di silenzio nei quali ritrovarsi, ognuno sarà portato a chiedersi quando, per la prima volta, ha avuto la sensazione di sentirsi veramente “a casa”. Bella la copertina – con una immagine che introduce in modo perfettamente calzante il romanzo – e suggestivi i titoli dei singoli capitoli, a fare da cornice alle frasi che di lì a poco il lettore si troverà a leggere.
Anna Lisa Coletta