La stagione al Modus di Verona riparte con uno spettacolo profondo e commovente

Più stelle che cielo
questa sera
l’oscurità si guasta
incrinata di luci compatte
Alba Avesini
Breve come l’alba, di Annino La Posta, regia di Andrea Castelletti, è il detonante spettacolo che apre la stagione 2025/2026 al Teatro Modus di Verona, con una eccezionale Laura Murari e una talentuosa Clara Frizzi, canto e piano.
Una scenografia che accoglie il tema del doppio e del sogno è lo sfondo di un testo che vuol essere un flusso di coscienza o di alta lirica della poetessa veronese Alba Avesini. Alta prova per la messa in scena di un piano irreale che aggancia i fili dell’assenza e dell’invisibilità di chi esiste ma che non vuole essere visto: la forza della parola del narratore che scompare tra le mani del lettore.
Laura Murari, come una dea greca, raggiunge alte vette di connessione emotiva con il pubblico ed eccelle in momenti potenti di verità assoluta, riuscendo ad arrivare oltre, nella dimensione che gli artisti sanno creare. Una performance perfetta anche grazie alla voce di Clara Frizzi, accattivante e melodiosa figura che segue il flusso di una regia decisamente interessante e mai monotona, ogni gesto è un pensiero, ogni parola è un appiglio.
Uno spettacolo imperdibile, che afferra le note della commozione profonda, che mostra chi non vuol essere visto e che rende fragoroso il silenzio del cuore puro, quello di una poetessa.
Silvia Paganini








