“La grande stagione” – L’esordio di Paolo Ruggiero
“La grande stagione” (Castelvecchi, 2020, pp. 314, euro 19.50)è il libro d’esordio di Paolo Ruggiero che ci narra la vita di Livio, che si svolge principalmente in tre momenti. Il primo è quello che avviene durante il giorno, mentre sta finendo gli ultimi preparativi per la discussione della tesi di laurea e mentre si diletta con gli scatti fotografici, una passione che ha ereditato dal padre, morto in un incidente aereo quando lui era ancora un bambino; il secondo avviene di notte, quando si diletta tra movida bolognese ed erotismo, vissuto con amiche o compagne di una notte; e il terzo è quello che si compie quando, per riprendersi dalle notti brave, si dedica a una costante attività fisica e a un’alimentazione salutare, per togliere traccia della vita sfrenata notturna.
Ancor prima di laurearsi, riesce a cominciare una collaborazione con piccola società francese con filiale a Bologna, nata inizialmente come casa editrice di guide turistiche alternative e successivamente convertitasi al web, con un primo contratto di lavoro a tempo determinato (… e poi si vedrà). Le cose per Livio iniziano piano piano a cambiare e, dopo pochi mesi, riceve una proposta di trasferimento a Parigi, felice di tornare nella città dove aveva svolto l’Erasmus anni prima, con la spensieratezza di uno studente e senza aver avuto modo di vivere la realtà parigina; ci ritorna con un’altra veste, cambiato sicuramente nella mente e nello spirito: l’esperienza lavorativa lo ha maturato ma, dopo un primo periodo di assestamento, improvvisamente tutto finisce e lascia Livio con l’amaro in bocca e con sussidio di disoccupazione parigino. Decide di prendersi un periodo di riposo ritorna in un posto dove era già stato, un’isola delle Cicladi, in cerca di libertà e spensieratezza. Il tutto si alterna con i ricordi del passato e la ricerca chiarificatrice sull’incidente del padre; Livio studia e si documenta su ciò che è accaduto, nessuno si spiega come sia stato possibile la caduta di quel pilota così esperto e, nonostante l’inchiesta sia conclusa, lui non si dà per vinto. Entra in contatto con vecchi colleghi del padre e con una donna che casualmente si trova tra le mani un oggetto che, forse, potrebbe rivelare qualcosa di concreto.
Paolo Ruggiero scrive un libro in grado di riportare la nostra mente indietro nel tempo; ci fa toccare con mano l’insicurezza del futuro e, allo stesso tempo, ci fa pensare alle nostre grandi stagioni e lo fa attraverso quel magico mondo che è la fotografia, in grado sempre di farci evadere, scoprire e sognare.
Amanda Duca