La disperazione di Emma Bovary al Teatro Libero di Milano
“Io non sono Madame Bovary, non mi chiamo così, non sono io…”
Le luci sono ancora accese al Teatro Libero di Milano e arriva lei, dal pubblico, vestita di scuro. Il suo palco è una passerella di legno. Un andirivieni, vita che va e che viene, pensieri che si fanno largo e poi cambiano direzione. E il rumore delle mosche…il ronzio continuo di sottofondo, un’ossessione, una prigione. E lei. Lei che parla dei suoi debiti, della sua vanità, difendendola e dell’arsenico di cui poi si cosparge, che mangia, che la avvolge.
E poi ricomincia a raccontare, con passione, con foga, con decisione. La vita, gli amori, la grande infelicità e insoddisfazione, di nuovo i debiti, l’abbandono, il marito a cui chiedere perdono ma che lei, invece, non potrà mai perdonare per averla incontrata, sposata, amata, condannata a una vita troppo pacata per un animo impetuoso come il suo, che sognava altro e altrove.
Le mosche continuano a ronzare e ad adornare le parole di Emma e delle sue avventure – “tu non sei Madame Bovary, non ti chiami così, tu sei Emma” – a farla quasi impazzire, ad alimentare la sua irrequietezza fino a portarla allo stremo, a farla correre, girare, urlare, cantare, spogliarsi. Fino a far sentire, a se stessa e al pubblico, il battito del suo cuore che martella forte, di una passione che non ha potuto esplodere e che, tutto ad un tratto, sparirà nel buio.
Un’ora intensa, col fiato sospeso, di grande energia fisica ed emotiva, la Madame Bovary diretta da Luciano Colavero parla col corpo, anche quando non emette suono e guarda decisa, arrabbiata, disperata. Chiara Favero è magistrale in un monologo in cui non manca nessuno, in cui tutto passa attraverso i suoi occhi.
Al Teatro Libero di Milano fino a giovedì 23 novembre. Da vedere.
MADAME BOVARY
regia Luciano Colavero
con Chiara Favero
scenografia Alberto Favretto e Marcello Colavero
suono Michele Gasparini
luci Elisa Bortolussi
costumi Stefania Cempini
produzione Strutture Primarie
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con un ringraziamento speciale a Simona Rossi, Spazio Aereo, Arti e Spettacolo, Kanterstrasse/Valdarno Culture, Eventi Arte Venezia, Kabina Welcome
Vincitore STAZIONI DI EMERGENZA – Atto VI
Roberta Usardi
Foto Archivio Teatro Libero