“IL RAGAZZO DELL’ULTIMO BANCO” AL PICCOLO TEATRO STUDIO DI MILANO
“Non è detto che perché abbia scritto una commedia sia anche capace di comprenderla: lo faccio precisamente perché gli altri mi aiutino a capirla” -Juan Mayorga
Al Piccolo Teatro Studio Melato di Milano un coinvolgente noir, non solo psicologico, i cui protagonisti mettono in scena “a puntate” un mondo in cui (CONTINUA)…
… dall’immaginazione scaturiscono mille possibili interpretazioni della realtà, tra quello che è stato scritto e ciò che è davvero successo, tra le cose che sarebbe possibile scrivere e ciò che ancora potrebbe accadere. A condurre questo intricatissimo gioco, tutto imperniato sulla manipolazione della realtà e delle vite degli altri, sono German, frustrato insegnante di letteratura di un liceo, e Claudio, suo allievo proveniente da famiglia disagiata con la passione per la scrittura. Il professore, durante la correzione dei compiti sul tema “il mio fine settimana”, si imbatte nell’intrigante racconto di Claudio, che racconta di come, con la scusa di aiutare il suo compagno di classe Rafa nei compiti di matematica, abbia iniziato a mettere in atto un tanto misterioso quanto inquietante piano per intrufolarsi nella casa, e nella vita, dell’agiata famiglia di questo ragazzo. “(Continua…”), così finisce il compito, a cui ne seguiranno altri e altri ancora, in cui il piano si svelerà sempre di più. German, preso nella rete insieme alla più sospettosa e preoccupata moglie con cui condivide questi pensieri all’inizio segreti del ragazzo, diventa gradualmente e quasi fisicamente dipendente dalle “dosi” del racconto che il pusher Claudio gli somministra periodicamente attraverso nuove pagine che puntualmente si concludono con un inquietante “Continua…”. Identificatosi nel ragazzo, German sembra riuscire a ribaltare questo gioco e a prenderne le redini, ma la storia prende strade sempre nuove e impreviste, in cui manipolatori e manipolati sembrano confondersi e tutti alla fine dovranno fare i conti con i loro fallimenti.
Ricco di tensione sottile e inquietante, questo spettacolo può contare sul testo di un grande drammaturgo (Juan Mayorga), una regia magistrale (Jacopo Gassmann), attori eccellenti (Pierluigi Corallo, Alfonso De Vreese, Fabrizio Falco, Pia Lanciotti, Danilo Nigrelli, Mariángeles Torres) e una messinscena assolutamente strabiliante che non può che rapire gli spettatori per tutta la durata dello spettacolo. La gestione di ciò che accade in scena, ma anche al di fuori, è superlativa. Lo spettatore si trova a essere coinvolto nei mille possibili “punti di vista” di questa vicenda dalle mille chiavi di interpretazione possibili. Essere “il ragazzo dell’ultimo banco” significa cercare di avere un punto di vista privilegiato da cui si può controllare tutto. Un’illusione, solo un’illusione. Questa storia, come forse ogni storia, potrebbe avere mille titoli e mille finali. Se avrete la fortuna di vedere questo spettacolo, che merita assolutamente di essere visto, scriverete certamente i vostri.
In scena al Piccolo Teatro Studio Melato dal 21 marzo al 18 aprile 2019.
A. B.