“Il brutto anatroccolo” adattamento di Biagio Russo e illustrazioni di Daniela Pareschi
“Lasciatelo è mio figlio. Non fa male a nessuno”. Intervenne mamma Anatra. “Ma è deforme e goffo. È diverso!” rispose l’oca che lo aveva colpito.
Un viaggio alla scoperta dell’essenza quelli dell’adattamento da parte di Biagio Russo alla famosa favola di Andersen, alla ricerca del “Io. Chi. Sono”.
Questa versione de “Il brutto anatroccolo” (Lavieri edizioni, 2019,pp.48 euro 15,90) è destinata a tutti, in modo particolare a genitori e insegnanti perché propone temi di grande attualità, come il tema del diverso, l’affettività familiare, le relazioni sociali, la difficoltà della separazione e quindi il dubbio se rimanere nel luogo che amiamo ma che, allo stesso tempo, ci fa stare male oppure partire verso l’ignoto, rischiare, cadere e finalmente rialzarsi riscoprendo la bellezza che è dentro ognuno di noi. Altri temi affrontato da Biagio sono l’autostima e i canoni estetici della società che, se non “regalati” dalla Natura, ci fanno sentire emarginati, esclusi.
Questo libro vuole accompagnare i lettori verso la consapevolezza, vista dalla parte di chi soffre, dell’essere abbandonati a se stessi, cercando così di sensibilizzare gli adulti e i bambini verso ciò che la società ci fa credere sia diverso e unendo così ogni persona o animale come esseri unici e speciali. Tutti ci possiamo arricchire da tutti. La storia è accompagnata dalle meravigliose illustrazioni di Daniela Pareschi, che con il suo tocco delicato ma intenso, ci fa vivere la storia con dolcezza. Se diamo la possibilità a noi stessi di amarci, di conseguenza anche gli altri lo faranno.
“per la prima volta sentì il dolce turbamento della felicità. Solo per un attimo pensò al cortile delle anatre dov’era nato e dove era stato umiliato”
Biagio Russo regala, inoltre, ai suoi lettori alcune intersezioni riguardanti le uova, quindi i vari tipi di uovo, ricette e molto altro!
Lavieri edizioni è nata nel 2004, tende a diminuire la distanza tra la letteratura e le sue forme illustrate, unendo così la magia delle parole con la bellezza delle immagini.
Sara Abbatiello