“F. Perdere le cose” al Teatro Arena del Sole di Bologna
F. Perdere le cose è la storia di uno spettacolo non rappresentabile.
Il collettivo Kepler-452 composto da Paola Aiello, Enrico Baraldi e Nicola Borghesi è in scena al Teatro Arena del Sole di Bologna, dal 5 al 15 dicembre, per raccontarci la storia di F. un uomo che non può entrare in scena, pur essendo il protagonista dello spettacolo.
Alla domanda «E tu chi sei?» che Borghesi e Aiello pongono ad F., prontamente egli risponde “Io sono io». Già ma chi è allora F? F. è un immigrato nigeriano di 42 anni, incontrato per caso in un dormitorio di Bologna che ha perso il permesso di soggiorno e il passaporto e quindi non può lavorare. F. è un clandestino.
Il collettivo decide di portare in scena la storia di quest’uomo, e lo fa riproponendo le peripezie burocratiche affrontate negli uffici legali e nelle ambasciate, per cercare di far partecipare fisicamente F. allo spettacolo, ma come un vero inferno kafkiano, non si è trovata nessuna soluzione. Senza un documento quindi F. non può salire sul palco, finisce così per essere rappresentato da una spettatrice che ripete le parole che F. le suggerisce in cuffia, per essere ascoltato attraverso una cassa audio e proiettato in un video.
Un altro esperimento ben riuscito del collettivo Kepler-452 di raccontare la vita di persone comuni che lottano per avere un proprio spazio nella società. Una biografia di una solitudine dignitosa ma dolorosa. Uno spettacolo quasi pirandelliano di come l’identità di un uomo sia legata ad un codice, ad una norma, senza le quali non si esiste e quindi non si può essere rappresentati.
Michela Bruschini
Foto di Luca Del Pia