“Victoria Black. Il diamante della notte” di Harriet Muncaster
A Selva Spirilla – di cui già nelle prime pagine possiamo osservare una mappa dettagliata – avviene la magia. È proprio qui che i bambini di questi minuscoli abitanti nascono dalle pietre preziose, da cui traggono personalità e poteri magici. Celestine e Victoria, due gemelle – già diverse sin dalla nascita, di un biondo argentato, pacifica e solare la prima e di un nero carbone, tenace e con un piccolo broncio la seconda – nascono, in una notte spezzata da un tremendo temporale, da un diamante, per cui considerate immediatamente di stirpe reale – ma un diamante con una striscia scura, un’impurità proprio sulla superficie e ciò farà sì che le ragazze vengano allontanate dal reame e dal trono, per timore dell’arrivo di una grande sciagura. .
Victoria inizierà a farsi chiamare Black, a pensare che il diamante è diventato impuro a causa sua e a porsi come unico obiettivo quello di riprendersi ciò che le spetta, di tornare al Palazzo Reale e sul trono, Celestine proverà sempre a farla ragionare e a parlarle con calma ma non mancheranno situazioni di incomprensione tra le due gemelle. Cosa accadrà? Riuscirà Victoria a ritornare a Palazzo? Riusciranno le due sorelle a riavere ciò che è stato loro tolto?
Con “Victoria Black. Il diamante della notte” (DeAgostini, pp. 302, euro 13.90) Harriet Muncaster – attraverso una scrittura dinamica e scorrevole, accompagnata da immagini deliziose e dettagliate – pone le sue piccole lettrici di fronte a due personalità in contrapposizione tra loro, che fanno scoprire la bellezza delle diversità caratteriali, evidenziando le caratteristiche positive della personalità di ognuna delle due piccole protagoniste.
Marianna Zito