“Giovanni Fontana. Epigenetic Poetry” in mostra a Marseille
Titolo: Giovanni Fontana. Epigenetic Poetry
Sede Mostra: CIPM Marseille
2 Rue de la Charité
13002 Marseille
Apertura: 11 settembre 2020
Periodo e orari: 11 settembre – 20 dicembre 2020
martedì – sabato 11:30-18:00
A cura di: Patrizio Peterlini
Prodotto da: Fondazione Bonotto (Vicenza), CIPM (Marseille), Alphabetville (Marseille)
Progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (7 Edizione 2019), programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. Progetto parte del Programma Parallèles du Sud di Manifesta 13 Marsiglia.
Il progetto Giovanni Fontana. Epigenetic Poetry, nato dalla collaborazione tra Fondazione Bonotto, CIPM Centre International de Poésie Marseille e Alphabetville, con il supporto iniziale di Julien Blaine, fa parte del programma Parallèles du Sud di Manifesta 13 Marseille, e presenta una serie di nuove opere, di grande formato, sviluppate specificamente dall’artista per questo evento.
Un progetto, a cura di Patrizio Peterlini, che organizza lo spazio in una grande installazione sonora e visiva che grazie all’utilizzo di nuove tecnologie tende ad ampliare il concetto di intermedialità che la sostiene.
Giovanni Fontana è tra i maggiori protagonisti della Poesia Sonora a livello internazionale e le sue opere, che assemblano apparati elettronici per la proiezione di video e la diffusione di audio, rendono concreta la pluridimensionalità delle opere dell’artista che, oltre al loro valore sul piano visivo, hanno un rilievo sul piano testuale e si pongono altresì come vere e proprie partiture. Giovanni Fontana, nel suo Testo come organo vivente, definisce tale unità in questi termini: “Il poema si organizza nello spazio sonoro. Ciò che è in nuce nella partitura si realizza in vibrazioni materiche che coinvolgono tutti i nostri sensi. La percezione non è soltanto uditiva, è anche ottica e aptica. Ma il testo poetico, come un organismo vivente, conserva la propria identità nella sfera delle trasformazioni. E si rigenera dall’interno con un processo autopoietico, sollecitato dalla voce e sostanzialmente ridefinito dalla rete delle relazioni con l’ambiente spazio-temporale. Il livello di organizzazione degli elementi interagenti è determinante ai fini della qualità dell’opera, intesa come vero e proprio sistema da leggere in chiave intermediale, nel senso che ciascuno degli elementi interagenti non ha senso se considerato in sé. Tutto è funzione del tutto. Nella dinamica delle trasformazioni (dalla staticità della pagina alla dimensione spazio-temporale del poema intermediale) il processo autopoietico garantisce l’identità nella diversità.”
Grazie alla collaborazione di CIPM e Alphabetville, due importanti enti di produzione e diffusione della poesia contemporanea di Marsiglia, e il suo inserimento nel contesto di Manifesta 13 Marseille, il progetto mira a collegare la scena storica della poesia sonora originale a quella contemporanea.
Il progetto è realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (7 Edizione 2019), programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Alphabetville, centro di produzione e diffusione specializzato nei nuovi linguaggi digitali, sosterrà e diffonderà il progetto tramite i suoi canali e la sua collaborazione con Radio Grenouille.
Durante i primi giorni di apertura, dall’11 al 13 settembre 2020, Giovanni Fontana realizzerà delle performances live nello spazio della mostra. L’accesso sarà limitato e su prenotazione. “Nella performance si tratta di organizzare e armonizzare il flusso sonoro insito nella struttura testuale attraverso l’uso della voce (strumento principe, generatore di significanza). Nell’azione la voce sostiene il testo, ma può anche temporaneamente abbandonarlo, per dissolverlo nello spazio, per scomporlo in grumi di fonemi, in frammenti di corpo, in particulae volanti, in germi temporali, in pure vibrazioni capaci di ricoagularsi intorno a un concetto, a un’idea, a un gesto poetico, a una sorta di corpo glorioso, che si fa corpo di poesia. Tutto ciò senza perdere mai di vista il progetto, senza mai perdere il controllo della situazione performante, che è essenzialmente una riscrittura in termini spazio-temporali, sonora e non solo, che fa i conti con i metri, le battute, le durate, le pause, le cesure.” (Giovanni Fontana, La Voce)
Altri eventi paralleli quali workshop e performance live sono in fase di strutturazione e verranno comunicate in un secondo momento.
Per l’occasione verrà pubblicato un catalogo trilingue (FR, EN e IT) con testi di: Michaël Batalla, Julien Blaine, Giovanni Fontana, Barbara Meazzi, Patrizio Peterlini, Marianne Simon-Oikawa, Gilles Suzanne e Colette Tron.
Giovanni Fontana (1946)
– Performer, architetto, poeta visuale e sonoro, si definisce poliartista. È autore di numerose pubblicazioni in forma tradizionale e multimediale. Tra le opere e gli interventi degli ultimi anni, la pièce radiofonica Le droghe di Gardone – Strategie sonore sull’alcova d’annunziana, commissionata dalla Fondation Louis Vuitton di Parigi (2016), Poema Bonotto, videopoema pubblicato in USB pen-drive dalla Fondazione Bonotto di Molvena (2015), le performance multimediali Akkade ke – Poème épigénétique (Bordeaux, 2017), Epigenetic poetry – La punta della lingua (Ancona, 2019), la pubblicazione del disco Epigenetic Poetry (LP con booklet, Ed. Recital, Los Angeles, U.S. 2016). Tra le ultime partecipazioni, quelle a La voix liberée (Palais de Tokyo, Paris, a cura di Patrizio Peterlini e Éric Mangion), Le poème en actes (Maison de la poésie, Paris), VI Performance na dźwięki (MIK, Varsavia), International Performers Meeting (Panstowowa Galeria Sztuki, Sopot), Räume für notizen (Alte Schmiede, Vienna).
Creatore di “romanzi sonori”, tra i quali Tarocco Meccanico (Altri Termini 1990) e Chorus (Manni 2000), è autore di composizioni intermediali particolarmente apprezzate negli ambienti della sperimentazione artistica internazionale.
Ha collaborato con: Adriano Spatola, Arrigo Lora Totino, Dick Higgins, John Giorno, Henri Chopin, Bernard Heidsieck, Julien Blaine, Jean-Jacques Lebel e altri.
Fontana è intervenuto in centinaia di Festival di nuova poesia e di arti elettroniche in Europa, in America, in Oriente. La sua produzione acustica è documentata in una vasta discografia.
Il suo primo libro di poesia verbo-visiva è il testo-partitura Radio/Dramma (Geiger 1977), di cui è in corso la riedizione sonora per l’etichetta Recital di Los Angeles. Tra le più recenti scritture creative si collocano Questioni di scarti (Polìmata 2012 – Premio Feronia 2013), Déchets (Dernier Télégramme 2014), Fonemi (Peccolo, 2017), Discrasie (Novecento, 2018) e La voix et l’absence (Dernier Télégramme 2019).
Teorico della poesia epigenetica, ha scritto numerosi saggi, tra i quali La voce in movimento (Harta Performing & Momo, 2003) e Poesia della voce e del gesto (Sometti, 2004). Il suo lavoro è ripercorso nella monografia Testi e pre-testi (Fondazione Berardelli, 2009).
http://epigeneticpoetry.altervista.org/
FONDAZIONE BONOTTO nasce per promuovere la COLLEZIONE LUIGI BONOTTO che dai primi anni Settanta ad oggi ha raccolto numerosissime testimonianze tra opere, documentazioni audio, video, manifesti, libri, riviste ed edizioni di artisti Fluxus e delle ricerche verbo-visuali internazionali sviluppatesi dalla fine degli anni Cinquanta.
FONDAZIONE BONOTTO mira a promuovere e sviluppare a livello internazionale un nuovo ragionamento tra arte, impresa e cultura contemporanea, i tre assi portanti su cui si è sviluppata la vita, l’attività e il successo di Luigi Bonotto, suo artefice e sostenitore.
I suoi principali obiettivi sono:
– divulgare l’azione Fluxus e della Poesia Concreta, Visiva e Sonora attraverso mostre, prestiti, collaborazioni con musei, fondazioni, archivi, fiere e manifestazioni di settore, per raccontare gli oggetti e la storia della Collezione, così profondamente intrecciata alla storia del suo fondatore Luigi Bonotto;
– promuovere attività e opere intellettuali ed artistiche contemporanee, commissionando installazioni di artisti e programmi per curatori;
– organizzare mostre, seminari e convegni con giovani artisti e curatori, che di volta in volta entrino in dialogo con gli artisti e indaghino il materiale in Collezione;
– realizzare workshop sul tema della Collezione relazionato al mondo dell’arte, dell’impresa e della moda. Organizzare concerti Fluxus e di Poesia Concreta, Visiva e Sonora, spettacoli di cinema d’arte indipendente e cicli di proiezioni interne ed esterne di giovani filmmaker;
– sostenere studi relativi alla storia e alla critica d’arte contemporanea, con master di arte contemporanea e tecniche artistiche, partnership con università, programmi di residenza per giovani artisti e curatori che possano mantenere vivo il rapporto imprenditore-artista che ha contraddistinto il legame tra Luigi Bonotto e gli artisti Fluxus e della Poesia Concreta, Visiva e Sonora;
– sviluppare il rapporto tra mondo della produzione artigianale e industriale e il sistema dell’arte, entrambi alimentati dalla stessa creatività, entrambi centrali nella vita di Luigi Bonotto;
– curare la pubblicazione di riviste, libri, materiale online e offline, libri d’artista, tirature ed edizioni speciali.
FONDAZIONE BONOTTO ha digitalizzato tutta la collezione Luigi Bonotto: opere, edizioni, documenti, audio, video, etc. rendendola liberamente consultabile sul proprio sito: Oltre 16000 documenti catalogati per più di 60 ore di navigazione con circa 2.500 file audio e video
Presidente: Luigi Bonotto
Direttore: Patrizio Peterlini
www.fondazionebonotto.org
Istituzione di riferimento per la creazione e la diffusione della poesia contemporanea, il Centro internazionale di poesia è stato fondato a Marsiglia nel 1990 e celebrerà il suo trentesimo anno nel 2020. La sua missione nasce da una semplice osservazione, la cui prova indiscutibile è comunque regolarmente messa in discussione: la poesia esiste, è viva e pertinente, vivace e creativa, oggi come in passato; qui in Francia come altrove nel mondo. La poesia è contemporanea. Dalla pagina alla scena, articola il presente dei mondi e degli esseri con quello delle lingue reinventando costantemente le forme del poema. Dare accesso ai molteplici aspetti di questa contemporaneità della poesia è ciò che il Cipm fa accogliendo, durante tutto l’anno, autori e opere che, indipendentemente dalla loro notorietà pubblica, sono al centro di questa pratica, essenziale per la vita artistica e intellettuale. Le forme degli incontri offerti vanno dalla semplice lettura alla performance, dalla discussione alla tavola rotonda, ad esempio, sul lavoro di un editore o di una rivista; senza dimenticare le mostre periodiche che mettono in risalto il lavoro di un autore o un tema particolare. La programmazione del Centro è completata dall’attività della sua biblioteca specializzata, che è aperta al pubblico gratuitamente e fornisce al pubblico quasi 50.000 documenti. Parallelamente, un programma di formazione alla creazione poetica viene impartito alle scuole superiori e al livello superiore di istruzione, scuole d’arte e università.
Il CIPM è un’associazione governata dalla legge del 1901. Il presidente è Jean Daive, il vicepresidente, Danielle Mémoire, il tesoriere, Jean-Charles Depaule e il segretario, Jean-Pierre Boyer. Michaël Batalla è il direttore dal 2019, una posizione in cui è succeduto a Emmanuel Ponsart, direttore dalla fondazione del Centro da parte della città di Marsiglia nel 1990 sotto la guida di Julien Blaine. Gli uffici Cipm, la sala espositiva e la biblioteca si trovano nel centro della Vielle Charité, un monumento storico del 17 ° secolo.
Il CIPM beneficia del sostegno della città di Marsiglia, della Regione Sud, del Centre National du Livre, del Ministero della Cultura (DRAC – Provence-Alpes Côte d’Azur), della SOFIA e della Fondazione Jan Michalski per il scrittura e letteratura.