Gli artisti (non) hanno segreti – Senza risposte non c’è dialogo – Personale degli artisti Antonio Conte e Maurizio Di Martino a Napoli
Gli artisti (non) hanno segreti
Senza risposte non c’è dialogo
Personale degli artisti
Antonio Conte e Maurizio Di Martino
Opening Mercoledì 28 Febbraio ore 18:00
WESPACE
Vico del Vasto a Chiaja 52
via dei Mille (nei pressi del PAN)
Napoli
Nell’ambito della rassegna “Gli artisti non hanno segreti” WESPACE ospita l’esposizione delle opere di Antonio Conte e Maurizio Di Martino. Un viaggio da fermi tra visioni introspettive e dialoghi impossibili. SENZA RISPOSTE NON C’È DIALOGO – Dal 28 febbraio al 14 marzo 2018.
Antonio Conte
“il mio modo vigliacco di restare sperando che ci sia”
“Non fare di me un idolo mi brucerò”
Una mostra concepita come un album, un racconto destrutturato, un viaggio da fermi, per la prima volta dopo tanto tempo, alla scoperta della parte più intima, quella nascosta, quella che fa paura. Come un piccolo uccello azzurro nel cuore.
Gli artisti hanno segreti come tutti, nascosti come lettere rubate al supermercato per un tozzo di pane e un briciolo di notorietà. Gli artisti non hanno segreti, agli occhi degli altri si mostrano fragili tra certezze e speranze. Un viaggio, questa mia mostra, alla scoperta di questi segreti tra passato e futuro , tra un’innocenza perduta e una cercata. Tra guardiani della casa a protezione del mio personale focolare, nudo, cercherò le domande giuste, che le risposte siamo tutti bravi a darle. Una maschera per dire chi siamo, arriverà poi il momento di togliere anche quella. Oggi fa ancora troppa paura. Una mostra, una tappa, un punto fermo. Porterò con me tutto quello che sono stato per non perdere pezzi lungo la strada: una valigia piccola piccola, un paio di scarpe, un pennarello, una domanda senza risposte.
Maurizio Di Martino (Maudi)
“solo con la presenza di risposte (definitive o provvisorie che siano) è possibile dialogare”
La necessità di porsi domande è indissolubilmente legata al bisogno di risposte.Tra questa necessità e quel bisogno esiste un tempo di attesa.
Le opere presentate sono il risultato di una ricerca personale di uno spazio narrativo all’interno di queste attese. Rivolgendo l’animo alla ricerca introspettiva e all’osservazione del mondo interiore è possibile trovare nuove risposte, giuste o sbagliate che siano. La vita dell’uomo è segnata inesorabilmente dall’attesa di qualcosa. Continuamente. C’è sempre qualcosa da raccontare: fermarsi ad osservare e a sentire ciò che succede in questi piccoli percorsi diventa una scoperta continua, che fa a pugni con un’epoca in cui tutto scorre sempre più velocemente.Nell’Attesa di risposte diventa necessario un allontanamento provvisorio, tramite un distacco verticale, per cercare una visione più ampia, tra forme tentacolari, palloncini rossi, sigarette infinite e paesaggi visionari.
Un rimbalzo solitario che permette di catturare altro direttamente dal Caos e decodificarlo in eventuali risposte da aggiungere al proprio bagaglio personale. Ma è sempre e solo grazie all’osservatore, entrando in contatto con i miei lavori, che rimane viva la possibilità di aprire uno spiraglio comunicativo indissolubile e pieno di strade, fatte di scambi e condivisioni, creando così un dialogo.