CRONACHE INFEDELI di Flavio Fusi
Flavio Fusi è un giornalista di lunga data, per anni inviato all’estero per il TG3 e per il quotidiano L’Unità. Cronache Infedeli è il suo primo libro, non un vero reportage, ma un diario di viaggio in giro per il mondo che va dalla caduta del Muro di Berlino ai nostri anni. Fusi non solo ha dimostrato d’essere un ottimo giornalista ma – con questo libro – comprova come la sua scrittura non si limiti alla cronaca, ma riesca ad assumere un respiro più ampio. Ci troviamo, dunque, davanti a un giornalista con la penna da scrittore.
In questo diario di viaggi nelle zone più calde dei conflitti europei e non solo, siamo improvvisamente sui terribili campi di battaglia nei quali bisogna muoversi con velocità, con i nervi allertati e vi ci ritroviamo con una particolarità tipica dell’autore: quella sua consapevolezza che gli permette di sorpassare la descrizione della pura cronaca utilizzando i vari linguaggi tipici del genere narrativo e letterario accanto ad una profonda sensibilità di giornalista e, soprattutto, di uomo. Ed ecco allora che le sue cronache diventano infedeli. Un esempio esplicito è l’incontro immaginario con Günter Schabowski, il funzionario che il 9 novembre 1989 – in una stanza fumosa – davanti a una folla di giornalisti, dichiarò che le frontiere che dividevano la Germania dell’est dalla Germania ovest si sarebbero aperte; oppure il dialogo immaginario con Ilaria Alpi, giornalista uccisa in Somalia con l’operatore di macchina Miran Hrovatin. Un puro espediente letterario, rischioso ma perfettamente riuscito.
I racconti della caduta del Muro, le cartoline da Sarajevo; e ancora, la guerra in Cecenia fino ai fatti dell’undici settembre, sono le pagine più reali e notevoli – perché le più dolorose e sentite – di un libro che si rivela sin da subito una splendida sorpresa per il lettore.
Giovanni Canadè