Carmelo Greco: la vita e il disagio dei ragazzi nel Salento nel romanzo di formazione “Focara di sangue”
La vita di un paese di provincia con le difficoltà dei giovani che tentano di ricavarsi un posto di rispetto tra i coetanei scendendo a compromessi, trascurando gli studi e con famiglie quasi assenti. È questa la situazione di base di “Focara di sangue” (Edizioni Foglio Di Via, Collana Passi, 2020, pp. 216, euro 14) di Carmelo Greco, ambientata nella zona del salento chiamata Jentu, in Puglia. La focara del titolo è un evento che appartiene alla città di Tumuli e che si svolge nella notte tra il 16 e il 17 gennaio, una pira in onore di Sant’Antonio, un evento importante che chiama a sé non solo gli abitanti della zona, ma anche molti turisti e vuole essere un rito scaramantico e di buon auspicio.
La focara è anche l’avvenimento che ha cambiato radicalmente la vita del protagonista della storia, Mirko Andrano. È lui che incontriamo nelle prime pagine mentre viaggia in treno verso la sua terra d’origine. Grazie a lui, ora adulto, entriamo nei suoi ricordi di undici anni prima, nella sua adolescenza. Il presente quindi si ferma e diventa passato, riportando Mirko tra i banchi di scuola, e al momento in cui sua madre decide di lasciare la famiglia e parte per il nord Italia. Il padre è un giocatore d’azzardo che dopo l’abbandono della moglie sprofonda ancora di più nel suo vizio del gioco, così Mirko deve cavarsela da solo, barcamenandosi tra gli amici che lo chiamano Senzapalle in riferimento al genitore ormai in simbiosi con le slot machines, le situazioni criminose in cui si trova coinvolto e la sua prima cotta verso una compagna di classe. Fino al fatidico giorno della focara. Quella notte Mirko e i suoi amici partecipano al rituale creando il solito scompiglio che però, come preannuncia il titolo, porterà conseguenze irreparabili.
“Focara di sangue” è definito dall’autore un romanzo di viaggio e di frontiera, ambientato nello Jentu (“vento” in dialetto salentino) e i ragazzi del posto che trovano nelle alleanze criminali, nel fumo e nel furto il loro modo di vivere, senza preoccuparsi delle conseguenze. Carmelo Greco appassiona il lettore facendolo addentrare, capitolo dopo capitolo, in quella terra bellissima e allo stesso tempo difficile, utilizzando nei dialoghi alcune parole in dialetto e facendosi narratore degli eventi.
Carmelo Greco, originario di Catania, è scrittore, giornalista, insegnante e dal 2014 vive nel Salento, dopo aver vissuto diversi anni a Milano, in provincia di Piacenza e a Bologna; il 14 dicembre 2020 pubblica il romanzo di formazione “Focara di sangue” per Edizioni Foglio Di Via.
Roberta Usardi