ANATOMIA DEL COLPO DI SCENA di Giuseppe Manfridi
Per colpo di scena si intende quel momento, quel now che ci coglie all’improvviso, che ci sorprende nella vita, in un libro, a teatro o al cinema. Quel momento che ci emoziona e ci fa sussultare provocando reazioni sempre differenti in base al contesto e soprattutto al nostro stato d’animo in quell’attimo.
Giuseppe Manfridi – nel suo nuovo libro Anatomia del Colpo di scena (La Lepre Edizioni, 2017) – analizza il ruolo del narratore nel suo arduo – o quantomeno non semplice – compito di costruire e sviluppare questa grande aspettativa che è il colpo di scena nell’immaginario del lettore. L’autore ne spiega la nascita e lo sviluppo grazie a un lavoro ampiamente didattico e ricco di esempi che spaziano dalla vita quotidiana a varie tipologie di scrittura – narrativa, cinematografica, teatrale – fino all’ambito artistico (da Beckett a Woody Allen, da Velázquez a Poe e ancora Mamet, Proietti e così via) e all’interpretazione personale dei testi. L’analisi prende vita anche attraverso gli scritti e le traduzioni dello stesso Manfridi che riesce a creare liaison straordinarie tra autori e contenuti, catapultandoci da un luogo all’altro, da un secolo all’altro, in un excursus di opere che ci sono appartenute o che ci apparterranno, con collegamenti tra loro repentini e funzionali: infiniti colpi di scena!
Veniamo a conoscenza – grazie a questo trattato sui generis suddiviso in brevi paragrafi – dell’esistenza di più tipologie di colpi di scena, delle varie modalità di preparazione dell’attesa nel testo -che ci condurranno verso la riuscita della storia narrata – e della validità del potere o dell’influenza di chi racconta su chi ascolta: è necessario che il lettore familiarizzi con il testo, che il narratore lo adagi dolcemente nella trama per condurlo, quasi per mano, al punto cruciale e… colpire!
Arriviamo a comprendere, grazie a Manfridi, l’importanza dell’ identificare e del depistare, del correlativo oggettivo, dei colpi a rilascio lento e dell’importanza dei tempi narrativi, dell’oggetto specifico (la pistola di Cĕchov o le scale per esempio) o il paesaggio come vero protagonista: il risultato è un’interessante analisi – approfondita e documentata – dei varie elementi nelle molteplici situazioni che racchiudono in sé la suspense di un vero colpo di scena.
Marianna Zito