“Il lago dei cigni” al Teatro Sala Umberto di Roma
Il Teatro Sala Umberto di Roma per l’occasione è pieno di ragazze adoranti che sono venute a vedere una storia, una di quelle magiche che ci raccontano sin da bambine. Hanno grandi aspettative che sicuramente la Compagnia Nazionale di Raffaele Paganini è in grado di soddisfare, portando in scena una rivisitazione del “Il Lago dei cigni” di Pëtr Il’ič Čajkovskij curata dal coreografo Luigi Martelletta, per diversi anni primo ballerino al teatro dell’Opera di Roma.
La trama del balletto riprende la classica storia d’amore tra il principe Sigfrid (Carlo Pacienza) e la principessa Odette, che vive sotto un sortilegio lanciato dal mago Rothbart che la costringe a essere un cigno nelle ore diurne. La coreografia rivisitata è un crescendo di emozioni, il cui apice è sicuramente lo straordinario finale che nonostante si distacchi da quello classico, appare essere pieno di poesia, immancabile risulta essere la lotta tra il cigno bianco e il cigno nero, il bene e il male. L’intero corpo di ballo (Lilia Ivanova, Assunta Di Marino, Lucia Bini, Stefano Candelori, Luca Ricci, Lidia Arena, Micol Girasole) riesce a portare in scena una storia senza artificiosità, rendendola molto più attuale, tanto da affascinare spettatori di ogni età. Meritevole di nota è senza dubbio la performance di Odette, interpretata da Maria Chiara Grasso, che domina la scena con eleganza e grazia, portandoci all’interno della fiaba.
Il balletto risulta essere più semplice e snello, distaccandosi rispetto all’opera classica attraverso alcuni brevi momenti dedicati alla danza spagnola e russa. Altrettanto rilevante è stata la cura degli abiti che nella loro semplicità e raffinatezza possono solo che completarlo e arricchirlo.
Rosanna Speciale