“Venere Nemica” con Drusilla Foer al Teatro Garbatella
“Ovunque voi siate, io amo stare tra voi… umani… mortali”.
Drusilla Foer, attraverso la figura di Venere, la dea dell’amore ci racconta nello spettacolo “Venere Nemica” diretto da Dimitri Milopulos – in scena al Teatro Garbatella di Roma fino a domenica 1 marzo – la storia di “Amore e Psiche” di Apuleio.
Vestita di bianco, Drusilla Foer incarna sul palcoscenico la più bella dea dell’Olimpo e accanto a lei la sua cameriera (Elena Talenti) sempre pronta a servire, supportare e sopportare la sua padrona, monitorando le sue emozioni, mentre Venere si racconta ai mortali, facendo loro presente soprattutto le difficoltà che deve supportare chi, anziché sulla Terra, ha visto i natali nella spuma del mare. Chi è nato sulla terra, invece, ha molte più possibilità di sfoggiare una piega perfetta e di agghindarsi a suo piacere; quindi, meglio la Terra degli dei dell’Olimpo, che persino l’uomo ha piano piano perso di vista.
“Dimenticati come uno Chanel dentro un armadio, ma perché si dovrebbe dimenticare uno Chanel dentro un armadio?”
Anche se, dimenticando gli dei, l’uomo si è dedicato a un’unica divinità, scoprendo la religione incentrata su un principio fantastico, che non permette il totale godimento della vita: il senso di colpa! Ma perché questa Venere, che ha capito il senso delle cose, nasconde in se tutta questa ira? Cos’è che la disturba? Facile: la storia d’amore tra suo figlio Amore e la bella Psiche, una Venere in terra grazie alla la sua incredibile bellezza mortale, da cui la nostra dea si sente comunque minacciata.
Drusilla Foer ci regala un’interpretazione deliziosa e ironica, in cui non mancano emozionanti momenti musicali, danzati e cantati in modo armonico, per uno spettacolo piacevole e ricco di spunti riflessivi sul senso della vita.
Marianna Zito