“Veloci come in ‘500”: un quintetto insolito che ha vinto una grande sfida musicale – Intervista agli ANANASNNA

Ananasnna, un nome particolare, quasi palindromo, ispirato a uno sketch del comic artist Sio. Si tratta del nome di un quintetto fuori dal comune formato da due batterie (dx Michele Bussone e sx Nicholas Remondino), da due sax contralto (dx Davide Pignata e sx Simone Garino) e e un basso elettrico (Stefano Risso). L’idea di questa formazione nasce da Manuel Volpe di Studio Rubedo, che decide di organizzare delle sessioni di registrazione con musicisti che non avessero mai suonato insieme, grazie allo spunto del compositore Stefano Risso. Il punto centrale di questa idea รจ quello di superare la simmetria di chi suona lo stesso strumento per provare a creare lโillusione che il musicista sia uno solo, ma con il doppio delle possibilitร . La grande sfida รจ stata registrare un intero album in 48 ore: un giorno per comporre, un giorno per registrare, perfettamente riuscita e sfociata nell’album โVeloci come in 500โ uscito il 22 gennaio per AUAND Records, anticipato da โScatta il rossoโ il 1 gennaio. Abbiamo fatto qualche domanda a Stefano Risso per scoprire di piรน sugli Ananasnna.
Innanzitutto, come vi siete incontrati, dato che non vi conoscevate? Avete accettato subito questa sfida?
Quando Manuel mi ha chiesto di partecipare a questa recording jam gli ho risposto che avrei accettato solo se il gruppo che mi avrebbe proposto avesse avuto un organico intrigante. E cosรฌ รจ stato. Parlandone abbiamo modificato il senso della sfida (che secondo me รจ diventata piรน ardua e interessante): visto che normalmente una jam con musicisti con cui non si condivide nulla porta pochi risultati, ho proposto di dirigere il gruppo scrivendo la musica. A questo punto la sfida era molto piรน grande: entrare in sala, registrare musica inedita, con musicisti che non avevano mai suonato insieme. Tranne Simone, non conoscevo nessuno. L’unica deroga alla sfida che ho chiesto รจ stata di fare una prova: il pomeriggio prima della registrazione, per capire come le composizioni risuonassero col gruppo: avevo scritto al buio, non avevo idea delle possibilitร e delle caratteristiche dei singoli musicisti. Ovvio, ero andato a cercarmeli ad uno ad uno su YouTube, ma la conoscenza finiva lรฌ. La sfida era a quel punto scrivere una musica che sfruttasse a pieno le potenzialitร dei singoli e che allo stesso tempo soddisfacesse il mio gusto compositivo. Trovare un equilibrio. Un po’ sul filo del rasoio. Penso che a tutti quanti questa sfida intrigasse molto. E cosรฌ รจ andata.
Un’impresa notevole la vostra, egregiamente superata: due giorni per comporre e registrare. Siete partiti da zero per la composizione? Da quali idee vi siete fatti ispirare?
Le idee compositive arrivano sicuramente dall’organico particolare di Ananasnna. L’assenza dello strumento armonico rende molto scarno il suono, un po’ primordiale. I due sax costringono a lavorare sul contrappunto delle voci e spingono quindi a creare le tessiture armoniche solo su intrecci melodici. Le due batterie creano un flusso di suono che ha differenti potenziali, sia timbrici che dinamici. Alle volte รจ come un fiume in piena. Usare il basso elettrico รจ stata una scelta ben precisa (di fatto รจ il mio primo disco suonato esclusivamente con l’elettrico). Avevo una certa idea di suono finale a cui volevo arrivare: volevo che fosse un suono caldo, materiale, melodico e accessibile. L’ho cercato tenendo conto di tutti gli elementi che avevo a disposizione e contrapponendo la grande energia ritmica alle improvvisazioni โdoppieโ dei sax. La reale musa ispiratrice del disco perรฒ, sono i fumetti. Un linguaggio che racconta storie usando registri diversissimi e come la musica fa viaggiare lontano. Quasi tutti i brani sono dedicati a quel mondo e alla sua connessione con la musica.
Due batterie e due sassofoni, ma un solo basso, come รจ stato per il basso seguire due batterie, anche se hanno suonato insieme?
La parola che mi viene in mente al volo รจ โtelluricoโ. L’incastro ritmico che si crea fra il basso e la batteria รจ sempre un po’ misterioso. ร una questione di alchimia, non รจ detto che funzioni. Spesso non dipende solo dalla qualitร dei musicisti. Ho visto mostri di bravura far fallire il dialogo tra basso e batteria. Per questo il giorno della prova avevo molta paura: se non avesse funzionato ci sarebbe stato veramente poco da fare, in piรน doveva funzionare a tre, basso-batteria-batteria! Vi lascio immaginare quale sospiro di sollievo ho tirato dopo il primo pezzo. Ho capito subito che la musica avrebbe girato molto bene. Il basso elettrico (a differenza del contrabbasso, che รจ lo strumento che uso abitualmente) permette di supportare bene l’energia generata dalla due batterie. Inizialmente dettata dal fatto che a Rubedo si registra tutti nella stessa stanza, si รจ rivelata la scelta migliore anche per il suono della sezione ritmica.
La registrazione in presa diretta comporta una preparazione impeccabile perchรฉ correggere gli errori incidendo nuovamente non รจ possibile, specialmente se si tratta di una sperimentazione jazz. ร stata sempre โbuona la primaโ?
Nonostante la musica di Ananasnna non sia prettamente jazz, arriviamo tutti da quel mondo e siamo abituati a suonare e registrare insieme. Quel giorno siamo entrati in studio alle 15, abbiamo iniziato a registrare alle 17 e alle 21 abbiamo deciso che potevamo ritenerci soddisfatti del risultato, non รจ stata โbuona la primaโ in tutti i casi, ma nella maggior parte sรฌ. In quel momento mi pareva di non sbagliare in quella percezione della riuscita della take. Quando succede รจ inutile mettersi a fare altre take… Riascoltando la registrazione percepisci subito se l’energia รจ stata catturata. E penso questo fatto sia evidente non solo per noi che che eravamo li in quel momento a viverlo ma anche per l’ascoltatore.
Il titolo del disco โVeloci come in 500โ รจ ispirato a un commento ricevuto in studio per la velocitร con cui avete registrato. La copertina ritrae la vettura Fiat 500 nel primo modello inaugurato nel 1957, potete identificarvi nel sound, in quegli anni?
ร sempre difficile definire il sound di un gruppo, tanto piรน il genere. Se poi il gruppo ha un organico cosรฌ anomalo la cosa รจ ancora piรน ardua. ร sempre un problema: se non sei immediatamente classificabile o paragonabile ad un genere noto sembra che tu non possa entrare da nessuna parte. A me sembra assurdo: รจ come se si facesse troppa fatica a prendere la musica per quello che รจ come dire per la sua vera essenza. Comunque, quando me lo chiedono, risolvo dicendo che รจ un mix fra il suono della Mootown e John Zorn. Quindi sรฌ, un suono anni ’60 lo vedo in Ananasnna. Poi, effettivamente, registrare tutti nella stessa sala e usare un basso Eko a violino del 1963 aumenta la possibilitร di avere un sound del genere.
Ripeterete la sfida o ci saranno altri esperimenti con altri musicisti?
Direi che la sfida ci ha soddisfatto parecchio. Abbiamo deciso di finalizzare il tutto con โVeloci come in 500โ, quindi sicuramente il gruppo proseguirร e cercheremo nuove sfide. A me poi divertono parecchio. C’รจ giร venuta qualche idea, ma per ora non c’รจ ancora un nuovo repertorio. Per come sono fatto so che quando deciderรฒ di mettermi a scrivere, lo farรฒ di getto e avrรฒ del nuovo materiale in poco tempo. Mi piacerebbe aggiungere una voce, non so se su tutto il repertorio o solo su qualche brano. Un anno fa stavo pensando di scrivere attorno al โmamboโ che รจ un mondo musicale con una storia interessantissima. Chissร …
Farete uscire un altro singolo e video?
Il 1 gennaio รจ uscito โScatta il rossoโ, il primo singolo. Poi, il giorno dell’uscita del disco, โPeso a valleโ il secondo brano del CD, per cui ho preparato un video usando le mascherine, che ahimรจ in questo ultimo periodo hanno assunto nuovi, nefasti significati. Per ora ci siam fermati qui, ma il video รจ un mezzo che รจ entrato a far parte a pieno titolo del mio linguaggio artistico e non รจ detto che non se ne faccia altri. Ci piacerebbe molto che Sio (il video artist al quale รจ ispirato il nome Ananasnna) usasse un nostro brano per uno dei suoi bellissimi, quanto surreali video. Vedremo cosa porterร questo bizzarro tandem. Siamo entrati in contatto con lui non รจ detto, ma stiamo a vedere se si riuscirร a concretizzare questa idea.
Quali sono le vostre influenze, che vi hanno portato a creare “Veloci come in 500”?
Quando ho scritto i brani del disco, ho seguito alcune sonoritร che avevo in mente. Il suono degli anni ’60 ma modernizzato, usando tecniche compositive piรน attuali; strutture polimetriche o poliritmiche; l’uso dei โpolichordโ, sempre cercando di evitare un approccio troppo cervellotico. Mi piace usare nella musica elementi anche molto complessi cercando perรฒ di far risultare il brano semplice e โorecchiabileโ. Ad esempio, โArearitrosoโ ha una struttura in 5/4 che รจ sovrapposta ad una in 4/4, e le due strutture camminano insieme in maniera un po’ subdola, ma รจ forse il brano del disco che suona piรน semplice. Il nostro organico, il fatto di non avere strumento armonico e il raddoppio di batteria e sax, rimanda piรน al doppio quartetto di Ornette Coleman che alle colonne sonore dei film di quegli anni: una parte della composizione rimanda a quelle sonoritร , ma allo stesso tempo รจ una musica totalmente differente.
Cosa vi ha regalato l’esperienza che ha portato a registrare “Veloci come in 500”?
La prima cosa a cui penso รจ che รจ nato ANANASNNA. Ci siamo visti per due giorni, senza esserci mai conosciuti prima ed รจ nato un gruppo. Direi che come risultato puรฒ essere piรน che sufficiente. E poi c’รจ la soddisfazione di avere vinto cosรฌ, con semplicitร e naturalezza, la sfida iniziale! Non era per nulla detto.
Roberta Usardi
Fotografia di Dafne
http://www.stefanorisso.com/ananasnna
https://www.facebook.com/ananasnnamusic
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