“STORIA DI PAOLINA, OVVERO L’ALTRA LEOPARDI CHE AMERETE” ALL’ELISEO OFF
Un lungo monologo ripercorre episodi e momenti, aspirazioni e afflizioni della vita di Paolina Leopardi, magistralmente interpretata da Barbara Mautino. Il personaggio, che solitamente è relegato all’ombra del genio letterario del fratello Giacomo, qui con la voce di Simone Mori, emerge finalmente con tutte le sfaccettature della sua amabile personalità.
Lo spettatore incontra quindi una donna piena di fascino, contraddistinta da gaiezza e mitezza, da una vasta erudizione, da una spiccata propensione al sogno e all’immaginazione e da una tenerezza calda e affabile. Confinata a lungo nelle anguste mura recanatesi, Paolina non ha mai perso la sua voglia di vivere. Tale aspirazione ad affermare se stessa è emblematicamente rappresentata dall’immagine del treno in corsa e dalla figura dell’amica Marianna, attrice interprete di una miriade di personaggi, invidiabile agli occhi di chi a mala pena di vita vive la propria. Paolina trova un riscatto all’età di 56 anni, quando, finalmente libera, può diventare padrona della sua vita: paradossalmente, proprio mentre si avvia alla vecchiaia, può dare libero sfogo a quello spirito fanciullesco che è in lei.
Manuela d’Angelo, autrice del testo, ha redatto un meticoloso profilo del personaggio, per lo più desunto dalla corrispondenza epistolare con il fratello e ha il merito di aver portato sullo spazio scenico dell’Eliseo off, dove sarà in scena fino al 27 febbraio, una donna dell’Ottocento che, con la sua voglia di vivere e di emanciparsi, ha ancora tanto da dire.
Lorenzo Sardone