“ROOMS FOR SECRETS”: UN VIAGGIO MISTERIOSO IN 5 CAPITOLI (+ 1) A FRUIZIONE LIBERA DI ANTONIO SIXTY
Inquadrare e dare un’etichetta precisa a questo nuovo progetto di Antonio Sixty è, per ammissione e volontà dello stesso autore, decisamente difficile. Raccontarlo sulla base di canoni diciamo così “teatrali” sarebbe un errore. “Rooms for secrets” è infatti prima di tutto un’entità in continuo divenire, una “mostra vivente con undici attori/performer” impegnati in una performance ambientata in un’importante casa milanese, Casa Boschi Di Stefano, anche sede dell’omonima Casa Museo.
L’”avventura” dello spettatore inizia perciò nell’atrio di un antico palazzo da cui si può ascendere, a intervalli di 30 minuti, verso l’appartamento posto al terzo piano che ospita la performance. Da qui parte una detection misteriosa che si sviluppa in un labirinto di 5 stanze: il Corpo (sesso), il Dio (religione), i Soldi (economia), i Desideri (psiche), lo Spazio (architettura) + una più che improbabile “secret room” dominata dal “Saggio Sciocco” (lo stesso Antonio Sixty, anche se reo irriconoscibile da un travestimento…). È il visitatore a decidere da quale “segreto” partire, a quali stanze accedere e per quanto tempo. Il “montaggio” è perciò affidato a questa scelta dello spettatore, e in parte ovviamente anche alla casualità, e avviene perciò in maniera analogica piuttosto che digitale.
In questa performance compositiva, diversamente da quanto avviene nel Teatro immersivo (es. Sleep no More, Roseline ecc.), il visitatore-spettatore è escluso dalla scena e come una sorta di “guardone” assiste all’agire di performer che tecnicamente non sono attori, nel senso che non agiscono in funzione del pubblico ma in maniera del tutto indipendente. A rappresentare questa impostazione, la stanza intitolata “Soldi” vede protagonista un bambino di pochi mesi che agisce evidentemente inconsapevole dell’effetto su chi lo sta guardando. Intanto, in sottofondo, i testi sperimentali e antinarrativi di Michele Zafferano si frammentano e si ricompongono ossessivamente, letti da una voce sintetica.
Lo spiazzamento, per un pubblico che si volesse avvicinare a “Rooms for Secrets” con un approccio “teatrale”, sarebbe assoluto e inevitabile. Rooms for secrets è una provocazione, un atto volutamente improbabile assimilabile a un’installazione in cui, citando la quinta stanza (Lo spazio), “Esplori gli spazi del tuo spazio”.
In scena dal 1 al 10 marzo alla Casa Museo Boschi di Stefano di Milano.
A.B.
Rooms for secrets
Di Antonio Sixty con la complicità di Susanna Baccari, Michele Zaffarano e Roben Jack
Con Salvatore Aronica, Alberto Colombo, Francesca Montuori, Ivana Petito, Andrea Ruberti, Romeo Ruberti, Agata Sala, Massimo Sansottera, Gabriele Scarpino, Bruna Serina de Almeida, Nicole Zanin