“Prometto di perderti. Io, Dj Fabo e la vita più bella del mondo” di Valeria Imbrogno

Una storia d’amore. Una storia di forza. Una storia piena di coraggio. Una storia che si snoda tra vie indiane e milanesi con un impeto bruciante: è la storia di Valeria e Fabiano (Dj Fabo).
“Avevo una vita bellissima, la più bella del mondo, la più bella che potessi desiderare. Fino all’incidente. Ora ho dolori insopportabili e sono immobile e, siccome io la vita la misuro in qualità e non in quantità, ho deciso che così non voglio più viverla”.
Queste parole risuonano nelle pagine di un libro che affronta, a muso duro, una realtà a un tratto complicata e piena di cose da dover gestire per la prima volta. Fabiano è un ragazzo come tanti che si innamora di una ragazza di nome Valeria al liceo. Venticinque anni speciali tra alti, bassi, risate, litigate, separazioni, viaggi indiani, kickboxing e un cane di nome Alieno. “La vita più bella del mondo” si snoda tra i sentimenti di Valeria e le emozioni di Fabiano, condannato a vivere una sorta di non-vita dopo un incidente d’auto. La volontà di Dj Fabo di morire in Svizzera, il processo a Marco Cappato per averlo aiutato in questo percorso tortuoso, la battaglia di Valeria, la diffusione mediatica della notizia: la storia segue minuziosamente questi pezzi di vita vera, assemblati con decisione fino all’ultimo momento: il suicidio assistito.
Lo scrittore Roberto Saviano, curando la prefazione del libro, scrive: “Non c’è battaglia senza vita e non c’è consapevolezza nella scelta senza condivisione e, soprattutto, senza amore. Quelle che state per leggere sono pagine in cui, nonostante le peculiarità di ciascuno, è possibile riconoscersi”. Quello che emerge è estremamente forte, intriso di passione, audacia e di una promessa d’amore completa: raccontare che la morte non è in grado di allentare i cordoni della felicità di una vita intera. Valeria è una forza della natura ma è fragile al tempo stesso ed è questo che fa innamorare il lettore. È determinata a restituire a Fabiano ciò che aveva prima dell’incidente: una vita, per quanto possibile, vicina a quella che conduceva. Una vita “normale”. “Normale significa abbracciarsi sotto le coperte, normale è il silenzio, normale è la complicità, le battute, gli scherzi, le feste a sorpresa. Tutto questo significa normale, e questa normalità Fabiano e Valeria hanno capito quanto fosse meravigliosa, nonostante le lacrime e le imperfezioni”, prosegue Saviano.
“Prometto di perderti. Io, Dj Fabo e la vita più bella del mondo”, (Baldini+Castoldi, pp. 208, euro 16) di Valeria Imbrogno è una storia che fa riflettere, commuovere. Una volta che si inizia a leggere questo libro è impossibile smettere di farlo fino alla fine, sperando sempre che possa cambiare qualcosa.
Debora Colangelo