“Matematica delle parole”: il libro-spettacolo di Alessandro Ghebreigziabiher

Alessandro Ghebreigziabiher ci immerge nella storia del professor Gianni Barbieri, capo del dipartimento di Analisi Matematica, che sta chiudendo a causa di mancanza di fondi. La prima cosa che leggiamo è la lettera di riflessione e di addio che il professore, affetto da un disturbo bipolare e da atteggiamenti maniacali, scrive prima di lanciarsi dal balcone, dopo aver smesso di prendere i suoi farmaci e dopo aver capito che il suo sforzo per salvare il dipartimento – ovvero risolvere la congettura dei numeri primi gemelli – è solo un’ impresa inutile. E da qui “Matematica delle parole” (toutcourt, Collana apertevigolette 2019, pp. 247, euro 12) prende la forma di tanti monologhi, che sono i pensieri delle persone intorno al professore, o meglio quelle che ha tirato giù insieme a sé, nel baratro, come gli rimprovererà Eleonora.
Leonardo, suo figlio, è il primo a parlargli mentre è in coma. Si racconta, si arrabbia, sottolinea i suoi difetti, sempre visti e rimproverati dal padre e gli ripete, a memoria, i suoi insegnamenti:
“Fallire è un dovere, bisogna perdere, si deve cadere ed essere sconfitti, arrivare ultimi è importante”.
Gli ripete scialla, stai sereno, papà.
Poi è il turno della figlia, Eleonora. Solo rabbia per il padre che passa il tempo a friggersi il cervello con questa roba dei numeri gemelli. Un odio amore legato all’incomprensione verso quel gran genio che è suo padre. È lì, accanto a lui, e lentamente la rabbia diventa calma, fino alle confidenze.
Aalle parole di Eleonora seguono quelle di Fabrizio, Abdel, Silvia, Daniele, Sergio, e ancora Gianni, a cercare risposte nel passato e alla ricerca di un appiglio per tornare e, infine, arriva sua moglie, Donatella. Ognuno di loro si racconta, si sfoga, si arrabbia, riflette e si confida, dando vita a un fiume di parole per salvare una vita, così tante da coprire tutte le congetture, i calcoli e i numeri iniziali: numeri che diventano parole e parole che diventano numeri.
Uno studio di personaggi, dalle caratteristiche diverse e precise, che Alessandro Ghebreigziabiher – drammaturgo, scrittore, regista e narratore – porta in scena con Cecilia Moreschi e Giancarlo Furia e con le canzoni di Carla senza di noi band.
Il prossimo spettacolo sarà a Roma presso la Libreria Eli di Viale Somalia, 50/A, sabato 22 febbraio alle ore 18. L’ingresso è libero.
Marianna Zito