“Magia e scienza nell’età moderna. Spiriti, effluvi e fenomeni occulti” di Silvia Parigi
“Magia e scienza nell’età moderna. Spiriti, effluvi e fenomeni occulti” (Carocci Editore, 2022, pp. 212, euro 22), libro di Silvia Parigi, compie un’interessante rassegna storica dell’esoterismo e della scienza, analizzando un movimento, una filosofia, una credenza popolare e una spiegazione scientifica. Sicuramente la magia è stata a lungo confusa e molti si affretterebbero a spiegarla come l’arte di produrre effetti in assenza di cause, ma in passato e ancora oggi molti filosofi e scienziati hanno scritto documenti, si sono posti domande e hanno cercato di dare spiegazioni su alcuni fenomeni. In questo contesto, l’autrice traccia in queste pagine una sorta di storia dell’esoterismo e dell’occultismo, rivelando anche un gran numero di fenomeni inconsueti, come ad esempio la “jettura”, prevalente in Campania, e la “taranta”, prevalente in particolare nel territorio pugliese.
Nella sua accettazione letterale, appunto, scienze occulte è il nome dato a una serie di credenze e pratiche misteriche, che fin dai tempi antichi cercano di penetrare e dominare i segreti della natura e sviluppare i poteri nascosti dell’essere umano. Sono di grande interesse per antropologi, storici, filosofi e psicologi. In ogni momento ci sono stati uomini e donne che hanno affermato di avere poteri e di praticare la magia. La stregoneria invece, esercitata da persone di livello culturale ed economico inferiore, era vista come un sottoprodotto della magia. Gli atteggiamenti superstiziosi della specie umana verso i fenomeni naturali sono vecchi quanto l’umanità e non sorprende, quindi, che lo siano anche le discussioni antropologiche, questioni filosofiche e teologiche sul rapporto tra religione e superstizione. Non c’è stato, né c’è, né forse ci sarà una cultura che non si confronta con questi enigmi, e ancor più con l’urgenza quotidiana della lotta per l’esistenza, dell’impotenza, dell’insufficienza dei mezzi.
Sono molte le opere interessanti che sono apparse nel panorama scientifico e che l’autrice cita, ad esempio: “Historia naturalis” di Plinio il Vecchio; “Magia universalis naturae et artis” di Schott e “Histoire naturelle” di La Mettrie e Buffon. Inoltre, sempre sul tema magia e scienza, molti tra filosofi e medici si sono espressi, troviamo nel libro ad esempio molti studi e citazioni di Hobbes, Locke, Spinoza, Boyle, Gassendi e altri. Riprendendo proprio Gassendi, citato dalla scrittrice : “Nessun effetto è senza causa; nessuna causa agisce senza moto; niente agisce su una cosa distante, alla quale non sia presente o di per sé stesso, o attraverso un organo, sia congiunto, sia trasmesso; nulla, quindi, può muovere qualcosa, se non toccando quella cosa o di per sé stesso, o attraverso un organo, che deve essere corporeo.”.
Il lavoro di Silvia Parigi aiuta senz’altro a capire, attraverso una analisi dettagliata, tra manoscritti, documenti, e un’ottima ricerca bibliografica, il grande paradigma tra scienza e magia in età moderna. Proprio come afferma lei stessa nella parte introduttiva: “L’età moderna è la storia della lenta e incerta ridefinizione dei confini tra i mirabilia, effetti di una natura errans, i naturalia, fenomeni propri di una natura currens, e i miracula soprannaturali. Quello che cambia, in autori contemporanei o successivi, non sono tanto le teorie e le credenze, quanto piuttosto l’atteggiamento epistemologico, i tentativi di spiegazione proposti”.
Lettura consigliata sicuramente a chi si pone tante domande ed è in cerca di risposte su questi temi.
Assunta Cecere