“L’interpretazione dei sogni di Freud Astaire” e “Oral Sex”di Andrea Coffami
Angelo Zabaglio aka Andrea Coffami pare un personaggio uscito dai suoi stessi racconti assurdi. Basta leggere la sua nota biografica in coda a questo agile volumetto “L’interpretazione dei sogni di Freud Astaire” (Gorilla Sapiens Edizioni 2016, pp. 128, euro 13) per farsene un’idea, oltre alle sue pubblicazioni, sono riportati anche i lavori “collaterali”, quelli fatti per sbarcare il lunario (come direbbe Paul Auster). dal pony express al fotografo, dallo standista al mercato dei fumetti a segretario di edizione al raccoglitore di cocomeri, e ancora altro. Che tutto corrisponda al vero, non ci importa poi molto perché, leggendo i suoi racconti, anche la stessa pagina autobiografica dell’autore sembra essere un’appendice ai racconti precedenti, un’appendice vieppiù ironica. Perché le vite narrate nel suo libro, o meglio i frammenti di vista narrati, hanno lo stesso tono, l’identico stile. Ecco che allora leggiamo, tra i ritratti, la vita di Giovanni che lavora part time per una casa editrice, “Il mio lavoro consiste nel prendere la metro, arrivare al capolinea, uscire dal vagone, prendere la stessa metro in direzione opposta, arrivare all’altro capolinea, cambiare linea metro e arrivare al capolinea della seconda linea metro, […] Naturalmente non devo fare solo questo, io lavoro per una casa editrice, una di quelle famose, di quelle che vendono, di quelle che hanno autori che vanno in tivù, quindi, una volta in metro mi devo ricordare di tenere bene in evidenza il libro che sto leggendo, solitamente mi affidano le nuove uscite. È pubblicità subliminale.” (Pubblicità occulta)
Oppure Anna, “stitica, possiede trentotto anni ed è single”, che lavora in un negozio di specchi vintage ma anche semplici specchi rotti trovati davanti ai cassonetti della spazzatura che lei spaccia per antiquariato. La passione di Giovanna è la sepoltura. E ancora Adalberto che vende giocattoli rotti, “che tanto bimbi non è che capiscano molto quando un giocattolo è rotto o funzionante” (Anna e lo specchio magico)
Lavori alienanti, dunque, figli assurdi della realtà sociale grottesca nella quale viviamo quotidianamente. E alienati non sono solo i lavori, ma i singoli individui che popolano principalmente la città di Roma ma che è copia di tutto il paese: solitudini di anziani che tentano di illudersi che la vita vada avanti (Pigiami scandalosi), morbosità nascoste (VI comandamento: non commettere atti impuri); incastri sessuali che citano precedenti illustri (Crash) e altra fauna contemporanea.
“L’interpretazione dei sogni di Freud Astaire”, che si apre proprio con una citazione di Freud (Sigmund), spesso sembra voler ricalcare l’Aldo Nove di Woobinda, con la sua umanità mutata in prodotto pubblicitario, da scaffale di supermercato, da consumatore di programmi televisivi idioti che idioti (ci) hanno reso tutti. Rispetto a Nove, ci sembra che la scrittura di Zabaglio/Coffami sia meno intellettualistica, più impulsiva, e che, alla fine, i suoi ritratti siano quelli di una solitudine più consapevole delle marionette di Nove.
Diversa è l’operazione del fumetto “Oral Sex (coming soon)” (ivvi 2019, pp. 88, euro 8) presentato all’ultimo Romics 2019, un volumetto che raccoglie gli sketch tratti dalla omonima web serie. Coffami, accompagnato ai disegni da Carlo Pisicelli e Mirko Milone, raccontano con toni da commedia, le avventure amorose/sessuali di un gruppo di amici dalle varie personalità. Gli sketch, e questo è probabilmente il principale merito, evitano le censure e aggirano i doppi sensi, lavorando sullo scaricamento dell’ipocrisia per delineare le confessioni individuali e di coppia, i desideri sessuali etero e omo che viviamo tutti ma che, anche nelle creazioni artistiche si cerca di aggirare per una, spesso mal compreso senso del pudore. I tipi descritti ne “L’interpretazione dei sogni di Freud Astaire” non sono rappresentati in questo universo narrativo, e l’umorismo delle situazioni da commedia perdono quel retrogusto amaro e disperato del quale erano impregnati i personaggi del precedente libro.
Giovanni Canadè