“L’astro narrante” di Silvia Casini – Per scettici, amanti delle stelle e cuori narranti
Silvia Casini con questa collana di 12 libri, uno per ogni segno zodiacale (Fanucci Editore, pp.142, euro 9,90, www.fanucci.it), ha creato una guida astrologica con ogni tipo di consiglio: psicologico, grafologico, musicale, cine-letterario ed enogastronomico. Scrivere di stelle non è impresa facile, dato che l’astrologia, una disciplina più antica degli antichi, è ora spesso rilegata a piccola rubrica di qualche riga, il quale unico scopo sembra sempre essere quello di rassicurare i lettori sugli stessi argomenti: amore, lavoro e salute.
L’autrice invece, riesce a evitare i cliché, partendo dall’antico collegamento che c’era tra il cibo e l’astronomia, dando così vita a un ricettario astrale. Racconta l’astrologia in modo leggero ma profondo, ridandole un po’ di dignità. Nella prima parte del libro si apprendono diversi aspetti sia astronomici sia mitologici. Il connubio tra scienza e magia aiuta a riscoprire l’antica funzione di questa disciplina: unire poli opposti che sembrano non riuscire più a coesistere nella mente umana. Forse è per questo che questa materia continua a risuonare nelle anime delle persone e non è riuscita a essere cancellata, ci ricorda infatti una unione alla quale tutti desideriamo tornare. La seconda parte è dedicata più al ricettario e a tutte le peculiarità di un determinato segno zodiacale. Leggendo il libro, viene proprio voglia di preparare una serata a tema per festeggiare l’archetipo che ogni segno rappresenta. Da brava Gemellina come sono, seguirei i suoi consigli di look stellare indossando una bella collana di Topazio, metterei la canzone “You Talk Too Much” di George Thorogood, apparecchierei la tavola con una bella tovaglia gialla, il colore dell’intelletto, e inviterei un sacco di persone a casa per far loro gustare alcuni piatti del fantastico menù stellare, in cui non potrà di certo mancare la lavanda. Ho finalmente capito perché sono così ossessionata dal suo profumo.
È proprio vero che gli astri – come il cibo – scandiscono la nostra vita, il cielo è sempre stato un punto di riferimento per gli esseri umani, così come lo è la tavola rotonda o quadrata attorno alla quale ci sediamo da soli o insieme tre volte al giorno per consumare i pasti. È pur sempre un modo per ritrovarci – tra il cielo e la terra – dopo tanto errare.
Antonella Pizzolla