“La signora Morgenstern e il male”: quando legge e giustizia non sono la stessa cosa
Violetta Morgenstern è una ex insegnante di 59 anni, dall’aspetto atletico e giovanile. Ha vissuto sin dall’infanzia in giro per il mondo, dall’Africa, all’America Latina, all’Asia, seguendo i genitori durante le missioni umanitarie a loro affidate dalla Croce Rossa Svizzera. Ha appreso molto dalle diverse culture e ha avuto modo di approfondire lo studio delle erbe e delle piante, pertanto conosce rimedi e veleni per ogni evenienza. Una donna intelligente, ironica, coraggiosa, la “gemella astrale” di Michael Jackson. Una notte, mentre dorme, viene rapita da un’associazione segreta, chiamata Tell, e al suo risveglio scopre di essere stata presa con le mani nel sacco. Ma cosa ha combinato? Beh, Violetta, al di là delle apparenze, ha sviluppato dall’adolescenza un forte senso di giustizia personale, e crede fermamente che “quando ci vuole, ci vuole”. Pertanto, ogni qual volta si è trovata ad essere testimone di comportamenti meschini e dannosi per il prossimo, ha scelto di “intervenire”. Ed è intervenuta, ad esempio, quando una mattina ha spinto sotto a un treno Kai Koch, un uomo malvagio. Violetta l’aveva visto la prima volta in treno e aveva assistito alle conversazioni spregevoli che l’uomo intratteneva con diversi interlocutori. Dopo qualche giorno, Violetta ha deciso di dargli la lezione che si meritava, pertanto si è travestita in modo tale da essere irriconoscibile e al momento giusto ha agito. A sua difesa afferma che “Non sempre la legge è giusta. Quindi ho fatto giustizia spingendolo sotto il treno.” Violetta ha commesso un omicidio e dovrebbe essere condannata all’ergastolo. Tuttavia… la Tell ha in mente altri piani, ovvero, in cambio della libertà, propone a Violetta di commettere un altro omicidio su commissione. Violetta non crede alle proprie orecchie, ma accetta. E da quel momento la sua vita prenderà una svolta inaspettata e la vedrà collaborare mettendo in risalto tutte le sue capacità. Ma per Violetta sarà anche il momento di fare i conti con il proprio passato…
“Legge e giustizia non sono la stessa cosa.”
“La signora Morgenstern e il male” (Emons, Collana Gialli Tedeschi, 2022, pp. 375, euro 15) di Marcel Huwyler è finalmente uscito anche in Italia, tradotto da Monica Pesetti. Una vera una bomba, sia per la storia, che nello stile dell’autore tiene incollati da subito, ma anche per l’approfondimento dei personaggi e per i salti indietro nel tempo, che donano uno spessore e una caratterizzazione solida. Violetta Morgenstern è un personaggio dotato di grandi qualità, ma che si trova ad affrontare degli ostacoli non indifferenti. Nonostante non sia più una giovane donna e abbia un’esperienza davvero ricca e singolare, non è priva di debolezze. Tuttavia, sfodera un grande coraggio e capacità di reazione nei momenti più critici.
Marcel Huwyler, oltre a “La signora Morgenstern e il male”, uscito in tedesco nel 2019, ha già pubblicato altri tre romanzi con la stessa protagonista: “La signora Morgenstern e il tradimento” (2020), “La signora Morgenstern e la cospirazione”(2021) e “La signora Morgenstern e la fuga” (2022). Non vediamo l’ora che arrivino in italiano per continuare a seguire le avventure di Violetta.
Roberta Usardi