“LE DUE BAMBINE” – LA FIABA DI DOMENICO BRANCALE E VIRGINIA MORI
La convivenza con il nostro doppio, sin da piccoli, è quella costanza irremovibile, irrisolvibile e mai cancellabile; così come quel desiderio ostinato di restare o tornare bambini, legato irrimediabilmente a quella sensazione di sentirsi sempre gli stessi, mai grandi. Finché non ci si ritrova a dover fare i conti con il nostro io adulto. E sperare di farla franca.
“LE DUE BAMBINE” (Modo Infoshop, Blue Gallery 2017, pp. 45, euro 13) firmato Brancale/Mori è un percorso alla ricerca di noi stessi attraverso noi e il nostro doppio, come doppio è il racconto: ora si srotola attraverso le parole di Domenico Brancale – poeta lucano che, in questo piccolo volume, porta una doppia presenza: quella di padre e quella dell’io – ora attraverso le immagini in bianco e nero di Virginia Mori che si muovono sole su uno sfondo di cielo immaginato – come spostate dal vento – in quegli occhi apparentemente assenti delle protagoniste, che altro non sono che il passaggio verso il dentro, il nostro sguardo interiore.
Cammina Isabella, forse per le strade di Bologna, forse nei prati o nuotando in mare, addirittura volando verso altri pianeti. Crescendo, o forse no. Il risultato è un disegno poetico – forse un sogno o un viaggio verso luoghi irraggiungibili o semplicemente un capitombolo a testa in giù – per “mai dimenticare di essere bambini”.
Marianna Zito