Il rock italiano è trino, uno e trino
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“Settembre ci porterà via con sé” in poco più di una settimana ha spazzato via tutta la brutta musica dell’estate, tutti quei tormentoni che ci propinano tra l’inizio di giugno e la fine di agosto. A combattere il male sono tornati i Verdena, Manuel Agnelli e i Marlene Kuntz. Settembre, metaforicamente, è sempre stato l’inizio dell’anno: nuovi propositi, obiettivi da raggiungere, l’inizio della scuola, ma da che ho memoria non ricordo una partenza così bella.
I Verdena sono tornati dopo setti anni di assenza con il loro settimo album in studio Volevo Magia. Sono troppi anni, è vero, ma i ragazzi non sono stati con le mani in mano, Roberta Samarelli è diventata mamma di tre splendide bambine, Alberto Ferrari si è dedicato al progetto I Hate My Village con Adriano Viterbini, anima dei Bud Spencer Blues Explosion, Fabio Rondanini, Calibro 35 e Afterhours, e Marco Fasolo dei Jennifer Gentle mentre Luca Ferrari ha suonato in un altro super gruppo, i Dunk con i fratelli Giuradei e Carmelo Pipitone degli ex Marta sui Tubi, ai quali si è aggiunto a fasi alterne Riccardo Tesio dei Marlene. Tutto torna e si mischia per la gioia di noi ascoltatori.
I Marlene Kuntz, senza Luca Bergia alla batteria, si sono dedicati al progetto Karma Clima, un disco, tre residenze d’artista, e un mondo intero per raccontarci, con la poesia a cui ci hanno abituato, il brutto periodo storico che stiamo vivendo. Ci hanno imbrogliati, canta Cristiano Godano ne “La fuga”,pezzo che apre il disco e singolo di apertura, che qualche settimana fa ha anticipato l’uscita.
Manuel Agnelli invece torna senza i suoi amati Afterhours per un primo album da solista, pensato, suonato e scritto durante la pandemia. Qualcosa di buono, questo brutto periodo lo ha portato. “Ama il prossimo tuo come te stesso”, ultima traccia e titolo del disco, è uscito il 30 settembre insieme a quello dei Marlene Kuntz. Ad aprire le danze, questa volta, sono stati prima i due pezzi che hanno accompagnato il film Diabolik dei Manetti Bross, “La profondità degli abissi” e “Pam Pum Pam”e poi “Proci”, vero e proprio manifesto di intenti e voglie di Manuel. Curiosità e particolare coincidenza: nell’ultimo disco dei Verdena troviamo una canzone che si chiama Dialobik: “ Ti stupirei e forze in più avrai”.
Se dovessi scegliere così, senza pensarci troppo, tre pezzi, solo tre, uno per ogni nuovo disco e fare una piccola playlist, ecco una possibile soluzione, “X sempre assente” dei Verdena, titolo provocatorio dopo sette anni di assenza, “Tra mille anni mille anni fa” di Manuel e “Laica preghiera” dei Marlene con una sempre eterea Elisa.
“Settembre ci porterà via con sé” cantavano i Verdena in “40 secondi di niente”, adesso a noi tocca solo prepararsi ai tour che porteranno i nostri a suonare in tutta Italia. Lo stivale, in tempi bui come quelli che stiamo vivendo, si colora, almeno nella musica, di tante belle novità.
Antonio Conte
https://www.verdena.com/tour-list/
https://marlenekuntz.com/live/
https://www.ticketone.it/artist/manuel-agnelli/