Va in scena al Teatro Moderno di Latina, nel fine settimana del 15-17 febbraio, la commedia brillante “Casalinghi disperati”, per la regia di Diego Ruiz e le convincenti prove attoriali dei già volti noti televisivi Max Pisu e Nicola Pistoia, affiancati dai non meno bravi Danilo Brugia e Gianni Ferreri, quest’ultimo particolarmente apprezzato dal pubblico nell’esibizione pomeridiana del sabato.

Da quest’anno il Teatro Moderno, per andare incontro al crescente successo di pubblico e critica, ha affiancato ai tre tradizionali spettacoli del fine settimana, anche un quarto il sabato pomeriggio. La commedia, brillante e mai banale, affronta il punctum dolens della crisi della famiglia, manifesta dagli anni ’80 in poi nonostante la bolsa retorica sul tema mai tramontata in Italia. Protagonisti sono tre uomini, costretti a vivere insieme per tirare a campare in un appartamento condiviso. Ad essi se ne aggiunge un quarto, il più svitato di tutti, interpretato dal bravo Nicola Pistoia, che mette a soqquadro i precari equilibri della casa, in cui aleggia la tristezza per le vite private spezzate di ognuno. In essa sono però presenti anche la solidarietà e lo spirito di collaborazione che rendono positivi i frangenti della vita che volenti o nolenti ci si trova ad affrontare. Tra lazzi, battute, situazioni esilaranti, alcune delle quali un po’ telefonate, lo spettacolo fila liscio e gradevole agli occhi del pubblico. Non manca una vena umoristica apprezzabile, sullo sfaldamento dei legami familiari come cifra caratteristica e al tempo stesso malattia del nostro tempo. La commedia abbonda di equivoci, situazioni comiche, battute fulminanti, a volte con coloriture dialettali soprattutto romanesche e napoletane, non manca di intrecci interessanti e di  veramente  bene studiati spannung e colpo di scena finale.

Davvero un bello spettacolo, ben accolto dal fedele e partecipativo popolo del Moderno di Latina, ormai affezionato a questi momenti di ilarità riflessiva che ottime commedie come questa offrono alla città, arricchendola culturalmente in modo lieve e divertente.

Alessandro De Luca