Eliseo a ritmo di musica con il Misantropo di Frangipane
Siamo con amici a uno dei tavolini nel foyer del Teatro Eliseo per un aperitivo – l’atmosfera seicentesca francese di Molière è qui un lontano ricordo – e ci ritroviamo a bere un drink spensierato insieme agli attori, mentre ha luogo il vernissage serale dell’artista Oronte – interpretato da Vincenzo De Michele – e accompagnato da un dj set – gestito in diretta da Antonello Aprea. Perfetti e in una mise che – apparentemente – li esalta, tutti i personaggi uno ad uno si distaccano dalla realtà e – sempre a vicino agli spettatori – si abbandonano alla frenesia del ballo che, immancabilmente, diventa lo specchio della loro instabilità e della loro sofferenza interiore.
Mentre i temi di fondo della commedia restano inalterati, Francesco Frangipane nel suo Misantropo – ovvero liberi esperimenti dell’arte del vivere sociale lima molto abilmente i cinque atti originali e i personaggi per lasciare spazio a un notevole e disperato Alceste – interpretato da un Arcangelo Iannace – e a un’euforica e impetuosa Lucrezia Lante della Rovere nei panni di Celimene – circondati da Francesco Zecca, Matteo Quinzi e Gilles Rocca, dalla melliflua eleganza di Miriam Galanti e dalla divertente irriverenza noir di Silvia Salvatori.
Il foyer si trasforma così quel luogo ora reale ora surreale, ora passato ora presente dove l’apparenza diviene il filo conduttore di menzogne e adulazioni sempre già viste e sempre già sentite, che mai vorremmo riconoscere come vere, nemmeno davanti all’evidente oggetto del torto subito. Non mancano le accuse, le scuse e le condanne ingiuste inflitte a chi si arrischia verso la lealtà: da Molière a oggi nulla è cambiato, l’ipocrisia di base è sempre la stessa.
Un testo ben delineato nel suo scorrere che arriva direttamente davanti agli occhi e alla coscienza di chi lo guarda, ma che lascia ampio spazio a un impatto visivo frivolo e coinvolgente, in una scenografia arricchita, inoltre, dalle opere del vernissage in corso che fanno altresì riferimento a tutti quegli elementi legati alla manipolazione e alla colpa individuale e collettiva.
Avete tempo fino al 24 settembre per questa serata teatrale divertente e inusuale con cui comincia l’Eliseo InMovimento, la programmazione speciale all’interno di questa nuova stagione all’Eliseo che abbraccia nuove forme espressive per avvicinarsi alla contemporaneità attraverso linguaggi differenti.
Marianna Zito
Foto di copertina di Federica Di Benedetto