“Tuttavia, in quelle circostanze Noah si era reso conto di non avere alcun controllo su niente. Era sempre stato il tipo di persona  che aveva tutto sotto controllo, persino quando studiava medicina all’università. […] era per quello che era convinto che l’impegno avrebbe portato al successo o alla felicità, come se controllare il processo equivalesse a controllare il risultato.”

Noah, un uomo che ha attraversato un periodo buio dopo la morte della moglie Karen,  riesce a riemergere grazie a Maggie che, con cura e dedizione, raccoglie i cocci della sua vita per assemblarli nuovamente in una sorta di limbo sereno. Maggie a sua volta ha sofferto, è stata allontanata dalla propria bambina Anna, poiché a causa di una depressione post partum, è stata giudicata inadeguata. Accoglie così nella propria vita Noah e Caleb, il suo bambino problematico, a unirli un amore profondo, alimentato a sua volta da un profondo rispetto.

“La vita non sarebbe altrettanto bella se sapessimo dove sono nascosti i tesori che essa ci riserva…”

Arriva Anna – la figlia perduta di Maggie – a sconvolgere le loro esistenze: è una ragazza solitaria, ricchissima a seguito della morte del padre. Contatta Maggie e si insinua nel loro perfetto ménage familiare con prepotenza, esercitando un’influenza negativa sulla madre, sopraffatta dai sensi di colpa per averla dovuta abbandonare quando era piccola. In pochi giorni, tutte le certezze di quella famiglia, così perfetta, precipitano e Noah e Maggie si ritrovano risucchiati da un marasma di eventi negativi che li pongono uno contro l’altro. Le certezze di Maggie crollano e le realtà conosciute fino a quel momento perdono di credibilità. Il processo, riacutizza il dolore delle ferite, il non poter dimostrare la propria innocenza, quando tutte le prove ti accusano di colpevolezza  rende l’uomo – e nello specifico Noah – inerme dinanzi alla propria irreversibile fine. Ma può, un uomo esemplare e maniaco del controllo essersi macchiato di omicidio? E sotto tutta la polvere, cosa è celato realmente, cosa implicano tutte quelle apparenti coincidenze, e soprattutto quanto può essere fallace la Giustizia?

Lisa Scottoline, delinea il suo thriller psicologico “Dopo Anna” (Fanucci Editore, Collana Time Crime 2018, pp. 384, euro 17)  lasciando il lettore abbagliato dal riverbero della luce generata dal riflesso di uno specchio; così da scorrere in una lotta contro il tempo, il susseguirsi delle frasi che compongono il suo romanzo.

Marisa Padula